Milano, 8 set. (LaPresse) – E’ iniziata la guerra a suon di ascolti, scoop, cronaca, spettacolo e gossip del pomeriggio televisivo. Da una parte Barbara D’Urso con il suo ‘Pomeriggio Cinque’, dall’altra ‘La vita in diretta’ con alla guida Cristina Parodi e Marco Liorni. I due contenitori del pomeriggio si sono dati battaglia fra il backstage del video musicale delle sorelle Lecciso e l’operazione di Platinette.
Lo share e gli ascolti medi sono vicinissimi. Se ‘La vita in diretta’ ha accolto nella prima parte 1.623.000 telespettatori con il 13.48% e 1.479.000 con il 16,08% nella seconda, ‘Pomeriggio Cinque’ si è difeso con 1.311.000 spettatori con il 12,71% di share nella rubrica ‘Magazine’, 1.377.000 e il 15,10% nella prima parte e 1.394.000 con il 14,32% nella seconda. Per concludere con ‘Pomeriggio Cinque Insieme’ che è arrivato al 18,52% di share.
Ma cosa influisce sugli ascolti pomeridiani? In parte gli spazi pubblicitari influenzano l’Auditel, perché molti telespettatori cambiano canale durante gli spot. “E’ così – spiega l’esperto di televisione Davide Maggio – quando c’è la pubblicità inevitabilmente il pubblico cambia canale. Più neri pubblicitari ha una trasmissione, più rischi corre di perdere pubblico. Guardando le curve di ascolto è possibile vedere in alcuni momenti dei picchi verso il basso e poi, poco dopo, dei picchi verso l’alto di improvvisa ripresa. Questi sbalzi corrispondono proprio agli spazi pubblicitari”.
E fra Rai e Mediaset, ovviamente, è proprio il programma di Canale5 a subire di più questo influsso nella sfida pomeridiana, visti i dieci spazi pubblicitari che nelle circa tre ore di ‘Pomeriggio Cinque’ occupano un’ora di trasmissione, contro i decisamente minori che vanno in onda nello stesso blocco sulla Rai. “Imparagonabili” – così le definisce Davide Maggio – le interruzioni pubblicitarie fra i due programmi che intrattengono gli italiani il pomeriggio. I cali di ascolto nelle pause, però, fanno media negli ascolti totali nonostante non siano momenti in cui il programma va in onda.
Davide Maggio conclude con un’osservazione, spiegando che Barbara D’Urso da oggi può rispondere a chi le diceva che il suo programma aveva ascolti alti in avvio perché beneficiava del traino della soap opera spagnola ‘Il segreto’. “Ieri la soap non è andata in onda – spiega Maggio – ma gli ascolti hanno retto benissimo. Non sono stati ‘drogati’ da ‘Il segreto’”. E la D’Urso non sembra proprio averne bisogno.