Torino, 25 feb. (LaPresse) – Dopo una pausa forzata, che ha privato il 2014 dell’annuale appuntamento con la manifestazione, il Piemonte Movie gLocal Film Festival torna con la 14a edizione organizzata dall’Associazione Piemonte Movie, che si svolgerà dal 10 al 14 marzo 2015 a Torino, alla Sala Il Movie (Via Cagliari 42) e al Cinema Massimo (Via Verdi 18).
Il gLocal Film Festival che “C’era una volta e c’è ancora” – dal 2000 infatti è momento di valorizzazione della produzione regionale indipendente e omaggio ai grandi del cinema piemontese – rinasce in una veste ridotta all’essenziale, che va dritta agli obiettivi da sempre al centro della mission di Piemonte Movie. Una scelta espressa anche dall’immagine che caratterizza l’edizione: “Una favola dai toni cupi, in linea con i nostri tempi di difficoltà”, afferma Alessandro Gaido, direttore artistico del festival insieme a Gabriele Diverio, che continua “ma che lascia intravedere un happy ending, poiché anche noi siamo convinti che ‘bisogna essere duri senza perdere la tenerezza’”.
Il programma della 14esima edizione si concentra in tre sezioni: due competitive per documentari e cortometraggi, Panoramica Doc e Spazio Piemonte, per dedicare spazio e attenzione al cinema del presente e a quello di domani; e un omaggio al regista Davide Ferrario, Lo spazio del suono, che ripropone alcuni dei suoi film con un approccio inedito puntando l’attenzione su un aspetto fondamentale della sua autorialità, le scelte musicali.
La sezione ‘Panoramica Doc’, riservata alla produzione documentaristica piemontese del 2014, presenta 10 documentari, selezionati tra i 33 iscritti, di cui tre proiettati in anteprima assoluta e una regionale: Avenida Maracanã di Stefano Bertolino, Anna Cordioli e Francesco Moroni Spidalieri (anteprima assoluta); Barolo Boys di Paolo Casalis e Tiziano Gaia; Cronaca di una vita semplice di Fabio Gianotti; La foratura di Giovanni Corona (anteprima assoluta); Fool of Life di Tommaso Magnano (anteprima assoluta); Ottopunti di Danilo Monte; Rada di Alessandro Abba Legnazzi; Sarajevolution di Rocco Riccio; Squadra Corse di Andrea Griva, Mattia Napoli, Giulio Pedretti e Patrizia Tron; e L’uomo sulla Luna di Giuliano Ricci (anteprima regionale). I titoli concorreranno per il Premio Toret “Alberto Signetto” – Miglior Documentario (2.500 €), assegnato dalla giuria guidata dal regista Alessandro Rossetto.
‘Spazio Piemonte’ è il concorso per cortometraggi di registi piemontesi, o girati e prodotti in regione, a cui accedono 30 dei 107 iscritti: in palio il Premio Toret Miglior Cortometraggio (1.500 €) e i premi per le categorie Miglior Attore e Miglior Attrice, Miglior Corto d’Animazione e Miglior Corto Scuole assegnati dalla giuria presieduta dal regista Davide Ferrario. Inoltre i premi delle giurie speciali: Premio Machiavelli Music – Miglior Colonna Sonora, Premio Cinemaitaliano.info – Miglior Cortometraggio Documentario e Premio Scuola Holden – Miglior Sceneggiatura.
Infine, Davide Ferrario è anche protagonista dell’omaggio ‘Lo spazio del suono’, incentrato sull’uso della musica nei suoi film, realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema.
Il regista lombardo è legato a Torino da un amore reciproco che dura da oltre vent’anni, durante i quali ha valorizzato gli aspetti meno noti della città. Ma Ferrario manifesta la propria voce fuori dal coro attraverso la costruzione delle colonne sonore, scegliendo per i suoi film musicisti fuori dal mainstream come Daniele Sepe e Fabio Barovero, C.S.I. e Marlene Kuntz, in collaborazione con il sound designer Vito Martinelli. In programma mercoledì 11 marzo Sul 45° parallelo in cui i C.S.I., autori della musica, si trasformano in documentaristi in esplorazione della Mongolia e Tutta colpa di Giuda con Cristiano Godano dei Marlene Kuntz (ospiti in sala insieme al regista), che interpreta il fidanzato della protagonista; sabato 14 Tutti giù per terra con diversi camei “musicali” da Caterina Caselli a Mara Redeghieri degli Üstmamò e i C.S.I. al completo e La strada di Levi, documentario che ripercorre il cammino che Primo Levi, reduce da Auschwitz, intraprese per ritornare nella natia Torino, con il commento musicale di Daniele Sepe.