Sanremo, Charlize Theron illumina la seconda serata del festival

Sanremo (Imperia), 11 feb. (LaPresse) – La seconda serata del 65esimo Festival di Sanremo è partita con grandi aspettative, dato il record di ascolti di ieri sera in cui la kermesse diretta da Carlo Conti ha sfiorato il 50% di share. ‘Cercheremo di non deludervi neanche stasera’ ha annunciato il presentatore, dando il via ad una serata ricca di ospiti: Charlize Theron, Biagio Antonacci, Conchita Wurst, Pino Donaggio; e poi la compagnia di danza Pilobulos, lo sportivo Vincenzo Nibali, il comico Angelo Pintus, gli attori Claudio Amendola e Luca Argentero.

I primi ad aprire la serata sono stati i Pilobolus Dance Theatre. La compagnia americana di danza moderna, attiva dal 1971 e con un network internazionale con presenze in 64 Paesi al mondo, si è esibita in un suggestivo show su un medley di ‘Empire State of Mind’ di Jay Z con Alicia Keys e ‘Dimmi quando quando quando’ di Tony Renis.

Ma soprattutto è stata la serata del premio Oscar Charlize Theron, visione in nero e oro che ha sceso le scale dell’Ariston aiutata da Carlo Conti, splendida con un abito in voile impreziosito sul corpetto e spalline da cristalli dorati. Charlize ha raccontato di quando ha dovuto scegliere tra ‘fare la ballerina classica e l’attrice’ e come la canzone ‘Freefalling’ di Tom Petty l’abbia aiutata ‘a superare dubbi e depressioni’. Di come ancora ora si carichi con ‘Who’s gonna ride your wild horses’ degli U2, ‘una canzone che ancora ora ascolto quando sto girando una scena che richiede emozioni forti, perché è un brano con forte carica emotiva, che mi commuove e mi stimola l’introspezione’. Theron ha ricordato il premio nobel per la pace Nelson Mandela scomparso nel 2013 e come gli avesse portato il suo Oscar. E ha nominato anche ‘Un’altra te’ di Eros Ramazzotti, una canzone che le ricorda l’Italia: ‘Avevo 17 anni, vivevo qui ed era appena uscito quelll’album. Mi ricorda quel periodo’. ‘Sono complicata, come tutte le donne, ma poi lo sono poco, come tutte le donne.

E sono leale’, dice Theron. Conti le fa domande sulla sua vita privata che lei ha sviato agilmente. ‘Il filo conduttore della mia vita è l’amore’ ha detto Charlize. Alla domanda se con lei a Sanremo ci sia il suo fidanzata Sean Penn, lei ridendo ha risposto: ‘Io sono qui e lui sta a casa, se ne sta occupando’. Del matrimonio ha detto che ‘Mi piace l’idea di un rapporto duraturo, è quello che ho sempre desiderato. Non mi interessa l’abito bianco, ma se dovessi incontrare la persona così importante potrei ripensarci’. Che madre è? ‘Dovresti chiedere a mio figlio – ha risposto – Io credo nella disciplina, nella creatività, ma anche nelle regole e nella struttura. Sono la sua mamma per cui voglio che ci siano dei punti fermi nella sua vita. E poi gli dò tanto amore’. Conti ha ricordato che Charlize in Africa ha un’associazione che si occupa dei malati di Aids in Sud Africa e le ha chiesto quale sia la sua filosofia. ‘La definisco la mia religione: ‘fare agli alttri quello che vorremmo fosse fatto a noi’, trattarli come vorremmo essere trattati’.

Sul palco dell’Ariston solo a mezzanotte è arrivato uno dei momenti più attesi del 65esimo Festival di Sanremo: l’esibizione di Conchita Wurst, vincitrice dell’Eurovision Song Contest con il brano ‘Rise like a phoenix’.
La celebre drag queen austriaca, al secolo Thomas ‘Tom’ Neuwirth, è salita sul palco con capelli tagliati in un carrè corto e mosso, barba, orecchini brillanti e abito blu lungo senza maniche. Con la sua voce potente Conchita Wurst ha eseguito il suo nuovo singolo ‘Heroes’, contenuto nell’album che uscirà a maggio. Conchita ha parlato per qualche minuto con Carlo Conti dicendo che la barba ‘naturalmente’ l’ha aiutata all’Eurovision perchè ‘senza non sarei stata la stessa’.
E perchè ha scelto Wurst come nome d’arte? ‘Perchè vuol dire ‘non me ne importa niente’. Volevo avere un nome glamour. Vuol dire che non importa da dove arrivi o come appari, importa qual è la tua personalità, molto più dell’apparenza’. Conchita ha spiegato cosa rappresenta il grande tatuaggio che ha sulla schiena: ‘E’ mia madre.
Lei non ama i tatuaggi. Mi ha detto: ‘Ma cos’è?’. Poi ha capito e ha detto: ‘Ah, ma sono io. Bello”.

Altro grande ospite di questa sera è stato Biagio Antonacci. Il cantautore ha omaggiato Pino Daniele, ricordando il cantautore partenopeo scomparso lo scorso 4 gennaio con il suo celebre brano ‘Quando’. E’ il culmine del momento cantautore milanese, presentato da Carlo Conti con un ricordo della loro gioventù. ‘Capitano tante cose, per esempio che un giovane disc jockey con i riccioli riceva da un giovane cantante un disco da passare in radio. E capita che quel disc jockey anni dopo conduca Sanremo, e quel giovane cantante sia diventato un cantautore che riempie gli Stadi’. In un completo firmato Ermanno Scervino con giacca e pantaloni neri e camicia a quadretti e pailettes, Antonacci ha attaccato un medley dei suoi più grandi successi: ‘Se io se lei’, ‘Dolore e forza’, ‘Pazzo di lei’ e ‘Sognami’ accompagnato da quattro fisarmonicisti. Antonacci ha ricordato quando ha esordito al 38esimo festival nel 1988 tra le Nuove Proposte con la canzone ‘Voglio vivere in un attimo’. Il cantautore è tornato una seconda volta al Festival di Sanremo nel 1993 con ‘Non so più a chi credere’, classificandosi ottavo nella categoria Big.

Quello a Pino Daniele non è stato il solo omaggio ad un grande della musica scomparso recentemente: è toccato ad un passo a due di Rocio Munoz Morales e Fabrizio Mainini ricordare Mango sulle note di ‘Lei verrà’. Al termine del ballo una Rocio commossa si è inchinata all’applauso del pubblico.

Un grande della musica italiana, vivissimo ed attivo, è stato invece omaggiato con targa per ‘La canzone italiana nel mondo’. E *Pino Donaggio*, l’autore del brano ‘Io che non vivo (senza te)’.
‘Cinquant’anni fa, una canzone fa il giro del mondo’, racconta Carlo Conti sul palco dell’Ariston: è ‘un successo planetario, tutti l’hanno cantata’ aggiunge, annunciando l’ingresso di Pino Donaggio, Presentato al festival nel 1965, il brano ha venduto ’80 milioni di copie nel mondo’ ricorda Conti. ‘Arrivati a 80 milioni ho smesso di contarle’ ha affermato il cantautore e compositore classe ’41. ‘Quando si scrive una canzone non si sa mai cosa avviene – ha raccontato Donaggio, ammettendo di non aver immaginato che sarebbe diventato un brano tanto celebre – questa l’ho scritta di getto, ci ho dormito sopra una notte, ho pensato ‘Se la ricordo domni vuole dire che è valida. E me la sono ricordata’. Presentato un video con alcuni dei grandi argisti che l’hanno eseguita; tra questi Elvis Presley, Mina, Claudo Baglioni, Anastacia, Massimo Ranieri con Morgan. ‘Non ho mai vinto – ha detto ancora Donaggio, che ha una carriera impotante come ompositore di colonne sonore – ma questo è il messaggio per i giovani: bisogna sempre andare avanti e credere in se stessi’.

Vincenzo Nibali è stato ospite dello spazio ‘Tutti cantano Sanremo’ al 65esimo Festival di Sanremo. Qual è il prossimo obiettivo dello ‘squalo’? ‘Speriamo già il 22 marzo qui a Sanremo, alla classica di primavera. Sono già stato sul podio, al terzo posto, nella Milano-Sanremo’. Ma per vincere io ritmi di allenamento sono durissimi: ‘Almeno 4 ore al giorno tutti giorno, a parte uno in cui mi riposo e ne faccio sono due’. Ma per la vittoria sono importanti anche le altre persone: ‘Anche se il ciclismo è uno sport individuale, quelli che lavorano con me sono preziosi dal primo all’ultimo’. E qual è la canzone del cuore di Sanremo di Nibali? ‘Ho scelto, anche visto che sono siciliano, ‘Pensa’ di Fabrizio Moro, che nel 2007 vinse la sezione giovani. Mi piace perché è dedicata a persone importanti come Falcone e Borsellino che ogni giorno ricordiamo’.

Il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti è stto ospite in qualità di ambasciatore dell’Expo che si svolge quest’anno a Milano. Zanetti si è rivolto ai giovani invitandoli a ‘non smettere di sognare e a pensare che il lavoro paga sempre’. La canzone del cuore di Zanetti è ‘Chiamami ancora amore’ di Roberto Vecchioni, di Sanremo 2011. Zanetti ha anche presentato la partita del 4 maggio, Zanetti and Friends Match for Expo Milano 2015, a cui parteciperanno fra gli altri Beckham, Seedorf e Roberto Baggio e il cui incasso sarà totalmente devoluto a delle Onlus che si occupano dell’infanzia.

L’ospite comico della serata è stato invece Angelo Pintus. Dopo un monologo in cui ha sfoderato alcuni dei suoi personaggi e dei suoi numeri, il comico triestino si fa serio e ricorda la strage di Parigi.
‘E’ successo a dieci metri da casa nostra e potrebbe succeder anche qui – ha affermato Pintus – e quando ci pensi vorresti dire tante cose e non puoi fare niente.
Quindi volevo dire che ‘Je suis desolé” afferma, prima di cominciare un monologo tra francese e italiano dedicato agli attentati avvenuti nella sede del settimanale Charlie Hebdo e il supermercato kosher a Porte de Vincennes. ‘Dovremmo rimanere per sempre bambini, perché quando si diventa adulti si fanno le cose peggiori’ conclude.

Al festival c’erano anche Luca Argentero e Claudio Amendola, che hanno esordito con una gag comica che fa il verso alle polemiche di altri anni: il primo dalla galleria dell’Ariston protesta e chiede a gran voce di poter parlare con il secondo. I due hanno presentato il loro film ‘Noi e la Giulia’ di Edoardo Leo. Alla domanda di Carlo Conti riguardo la canzone della vita, Amendola ha scelto ‘E dimmi che non vuoi morire’ di Patti Pravo, che gli ricorda il primo Sanremo visto con sua moglie Francesca Neri, e a cui l’ha dedicata. Il torinese Argentero ha invece scelto invece ‘Tutti i miei sbagli’ dei suoi concittadini Subsonica.

L’ultimo ospite della seconda serata del Festival di Sanremo è tato Marlon Roudette. Il cantautore inglese, ex frontman dei Mattafix, ora solista, ha eseguito il suo brano ‘When the beat drops out’. Roudette sarà in concerto a Milano la prossima settimana.

A inizio serata si sono esibiti i primi quattro giovani: vanno in semifinale i Kutso e Enrico Nigioti, mentre vengono esclusi Kaligola e Chanty. Per quanto riguarda i secondi dieci Campioni, nella parte alta della classifica della seconda serata del Festival di Sanremo ci sono Lorenzo Fragola, Irene Grandi, Il Volo, Marco Masini, Raf e Nina Zilli. A rischio, invece, Bianca Atzei, Biggio e Mandelli, Moreno e Anna Tatangelo.