Daniel Barenboim e La Scala, una relazione lunga mezzo secolo

Milano, 19 dic. (LaPresse) – La relazione di Barenboim con il Teatro alla Scala e con la città di Milano è antica. Il debutto milanese lo vede undicenne pianista in un concerto alla Triennale nel 1954. Qualche anno dopo – è il 1966 – un Barenboim già all’apice della carriera pianistica esordisce alla Scala con i complessi del Teatro diretti da Zubin Mehta. Nel 1970 Claudio Abbado, impegnato nell’ampliamento del repertorio sinfonico eseguito dall’orchestra scaligera, lo chiama a dirigere la Sinfonia numero 7 di Bruckner, autore allora pochissimo eseguito a Milano. Nel 1988 porta alla Scala l’Orchestre de Paris e nel 1993 torna in veste di pianista per una serata schubertiana in cui esegue quattro Improvvisi e la Sonata D 960. Il colpo di fulmine con professori d’orchestra e pubblico scatta il 23 dicembre 2005 con la Nona di Beethoven eseguita per il Concerto di Natale: nei mesi seguenti Barenboim porta alla Scala la West-Eastern Divan Orchestra e il 16 gennaio 2007 celebra con la Filarmonica della Scala il cinquantenario della morte di Toscanini con l’Eroica di Beethoven. Il 23 aprile un altro anniversario, il 50° dell’indipendenza del Ghana: Barenboim e gli scaligeri portano la Nona ad Accra per un pubblico che almeno in parte non ha mai ascoltato musica classica. Il 5 novembre 2007 è la data della sua prima inaugurazione della Stagione della Filarmonica della Scala con il Concerto numero 2 di Bartók eseguito da Lang Lang, cui Barenboim si associa in un bis schubertiano a quattro mani. Nell’aprile del 2009, invece, Barenboim porta i complessi scaligeri al debutto alla Philharmonie di Berlino con la sua prima Messa da Requiem di Verdi insieme ai complessi della Scala. Tra le numerose riprese dei mesi seguenti si segnalano quelle a Tel Aviv per il centenario della città, alla NHK di Tokyo e alla Salle Pleyel di Parigi e alla Scala con Jonas Kaufmann. Con 12 esecuzioni in 8 città e un continuo lavoro di scavo interpretativo il Requiem diviene il brano di riferimento con cui Orchestra, Coro e Direttore Musicale si presentano nel mondo. Subito dopo la prima della stagione 2009/2010, il 9 dicembre, Barenboim celebra i 40 anni alla Scala di Placido Domingo con un concerto wagneriano in cui il grande tenore è Siegmund nel I atto di Die Walküre accanto a Nina Stemme e Kwangchul Youn. A maggio 2010 si avvia il grande progetto del Ring che impegnerà Barenboim e il Teatro per quattro anni: va in scena Das Rheingold con la regia di Guy Cassiers. Barenboim dirige la sua prima opera di Mozart alla Scala in occasione dell’inaugurazione della stagione 2011/2012 e a pochi giorni dalla nomina a Direttore Musicale del Teatro, che avviene l’1 dicembre 2011: Don Giovanni va in scena con la regia di Robert Carsen e un cast di stelle che comprende Netrebko, Mattei, Terfel, Frittoli, Filianoti. Nel gennaio 2014 dirige, a sala vuota, la marcia funebre dell’Eroica in memoria dell’amico Claudio Abbado, che primo lo aveva chiamato a dirigere l’orchestra scaligera. Quasi 10.000 persone si raccolgono in silenzio davanti al Teatro per ascoltare le note trasmesse dagli altoparlanti.