Primo maggio, Pelù: Renzi boyscout di Gelli. Moretti (Pd): Cantanti facciano loro mestiere

Roma, 2 mag. (LaPresse) – Pierò Pelù ha attaccato il premier Matteo Renzi dal palco del concertone del Primo maggio in piazza San Giovanni a Roma. Prima di cantare una versione rock de ‘Il pescatore’ di Fabrizio De Andrè, Pelù si è rivolro “al non eletto, ovverosia il boyscout di Licio Gelli”. “Deve capire – dice il cantante – che in Italia c’è un grande nemico ed è un nemico interno, è la corruzione, la disoccupazione, il voto di scambio, la mafia, la ‘ndrangheta, la camorra. La nostra è una guerra interna, il nemico è dentro di noi, forse siamo noi stessi”. Pelù ha poi commentato il provvedimento degli 80 euro in busta paga dicendo “non vogliamo elemosine da 80 euro, vogliamo lavoro”. L’artista ha attaccato anche sul fronte delle spese militari per gli F35, che “rubano i soldi alla scuola e agli ospedali”.

“Sarebbe bene che comici e cantanti si occupassero del loro mestiere”, ha replicato a ‘Mattino 5’ su Canale 5 Alessandra Moretti. La candidata alle europee per il Pd ha contestato duramente la definizione da parte del cantante degli 80 euro come un’elemosina, “quando ci sono persone che potranno fare una spesa in più a settimana”.