Vasco Rossi: Sono ancora il numero uno, due e tre, nessuno come me

Milano, 25 apr. (LaPresse) – “Per quanto io guardi in giro, un altro Vasco Rossi in Italia non lo vedo di sicuro. Dal vivo sono ancora il numero uno, il numero due e il numero tre. Per il quarto posto là dietro c’è una gran bagarre. Io dico: largo ai giovani, però non c’è n’è ancora uno che possa prendere il mio posto”. Vasco Rossi si sente ancora il re del rock italiano e lo dice senza filtri in un’intervista a La Repubblica. “Ho usato il rock per penetrare e provocare meglio, ho dato credibilità al rock in italiano, adesso ha la credibilità del rock di Springsteen e dei Rolling Stones” dice.

Qualcuno che gli ricorda se stesso tuttavia c’è. “Io sono stato e resto un provocatore di coscienze – spiega – mi piacciono dunque i provocatori e gli unici che provocano oggi sono Caparezza e Jovanotti, i rapper insomma”.

Pochi successori, e dei grandi punti di riferimento italiani: Fabrizio De André e Enzo Jannacci. “Fabrizio mi venne a cercare, voleva conoscermi, per me era un mito, insieme a Jannacci. Ma De André soprattutto era un fenomeno di cattiveria, a 17 anni ascoltandolo ho capito che si potevano dire le cose con un’ironia feroce, io alla mia maniera ovviamente” racconta a La Repubblica. E ammette, nella diatriba tra Beatles e Stones la sua smaccata preferenza per la band di Mick Jagger e Keith Richards. “I Beatles sono pop – dice – scrivevano le canzoni con gli urletti e i coretti. Gli Stones sono sberleffo, provocazione, sesso. Quando senti Elvis non puoi stare fermo, i Beatles li puoi ascoltare addormentandoti. Tu pensa il re del rock’nroll che si vede questi quattro con i caschetti che gli rubano lo scettro: capisco perché abbia cominciato a drogarsi”.

62 anni compiti il 7 febbraio, e problemi di salute che sembrano finalmente lasciati alle spalle, Vasco tornerà dal vivo per sette concerti: il 25, 26 e 30 giugno allo Stadio Olimpico di Roma e il 4, il 5, il 9, il 10 luglio a San Siro a Milano. Il cantautore del rock preferisce dividere il ‘Vasco da palco’ dal signor Rossi di Zocca. “Sono un songwriter che gioca a fare la rockstar – afferma – ho sempre giocato, è un’interpretazione, un modo di fare spettacolo, sul palco interpreto il personaggio di Vasco Rossi. Infatti, quando incontro i miei fan mi imbarazzo: loro vedono il rocker e io che sono un altro non mi sento mai all’altezza delle loro aspettative. Il rock è sempre una grande truffa, non bisogna crederci fino in fondo”.