Cinema, addio al regista Carlo Mazzacurati: aveva 57 anni

Roma, 22 gen. (LaPresse) – E’ morto Carlo Mazzacurati. Il regista aveva 57 anni ed era malato da tempo. Era stato ricoverato a lungo all’ospedale di Monselice (Padova) da dove era stato dimesso la settimana scorsa.

Nato a Padova il 2 marzo 1956, negli anni ’80 si trasferisce a Roma dove dove lavora ai testi di alcune trasmissioni televisive e nel 1985 scrive assieme a Franco Bernini la sceneggiatura di ‘Notte italiana’, che trasforma in film nel 1987. Nel 1994 conquista il Leone d’Argento con la pellicola ‘Il toro’. Ha recitato piccole parti in tre film di Nanni Moretti (Palombella rossa del 1989, Caro diario del 1994, Il grido d’angoscia dell’uccello predatore (20 tagli d’Aprile) del 2001 e Il caimano del 2006). Tra i suoi film si ricordano ‘L’estate di Davide’ (1998), ‘La lingua del santo’ (2000), ‘La giusta distanza’ (2007) e ‘La passione’ (2010) . Nel 2009 ha co-prodotto con Angelo Barbagallo ed Edoardo Scarantino il film-documentario The One Man Beatles di Cosimo Messeri, in concorso alla IV edizione della Festa del Cinema di Roma e candidato ai David di Donatello 2010 come miglior film documentario. Nel dicembre 2011 viene nominato primo presidente della nuova Fondazione Cineteca di Bologna. Nel novembre 2013 riceve il Gran Premio Torino per la carriera. Proprio a Torino, nell’ambito del Torino film festival, presenta il suo ultimo film ‘La sedia della felicità’, in sala nella primavera 2014.

IL CORDOGLIO DI BRAY. “La scomparsa di Carlo Mazzacurati priva il cinema italiano di un interprete di grande originalità, capace di raccontare con intelligenza il suo territorio, la sua preziosa identità di storia e memoria, nel confronto con il mondo globale. Alcune delle sue opere d’autore, da ‘Il toro’ con cui vinse il leone d’argento a Venezia nel 1994, a ‘La giusta distanza’ fino ad arrivare a ‘La passione’, parlano di microcosmi in cui irrompe l’altro, sconvolgendo ritmi e abitudini fino a portare a un nuovo ordine. Storie intense e toccanti, di cui sentiremo la mancanza”. Così il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Massimo Bray, esprime il suo cordoglio per la morte del regista Carlo Mazzacurati.

L’ULTIMO SALUTO DELLA CINETECA DI BOLOGNA. Alina Marazzi e Valerio De Paolis(Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Cineteca di Bologna) e Gian Luca Farinelli (direttore) apprendono con grande dolore la notizia della scomparsa di Carlo Mazzacurati, primo presidente della Cineteca di Bologna dopo la creazione della Fondazione, nel 2012. E’ quanto si legge in una nota della Fondazione. “Carlo Mazzacurati ha affrontato la lunga e dolorosa malattia con grande coraggio, continuando a svolgere la sua attività di cineasta e presidente della Cineteca di Bologna. Lascia il vuoto di una figura unica di artista che amava il suo Paese e che ha sempre mantenuto la sua coerenza, seguendo i suoi personali percorsi, rimanendo nella sua Padova e non trasferendosi a Roma, inaugurando una fase nuova della commedia all’italiana con ‘Notte italiana’, dischiudendo tematiche nuove e nuovi volti d’attore, da Antonio Albanese a Silvio Orlando, da Giuseppe Battiston a Fabrizio Bentivoglio, ai quali ha saputo offrire ruoli che restano nel nostro immaginario”, prosegue la nota. “Carlo Mazzacurati – scrive ancora la Fondazione – ha avuto la capacità di raccontare storie apparentemente marginali, dal carattere invece universale, storie capaci di ritrarre momenti centrali della nostra storia recente e della nostra società. E sorprende la leggerezza con cui, anche nella consapevolezza della malattia, ha dato vita al suo ultimo film, ‘La sedia della felicità’. La Cineteca di Bologna perde un presidente attento e sempre disponibile, innamorato del cinema, con il quale in questi due anni erano stati avviati molti rilevanti progetti, ultimo dei quali Il Cinema Ritrovato. Al cinema, per la distribuzione nelle sale italiani dei classici restaurati. Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Cineteca di Bologna e il direttore Gian Luca Farinelli esprimono tutta la loro vicinanza alla moglie Marina e alla figlia Emilia”.