DiCaprio contro le critiche: ‘The Wolf of Wall Street’ storia ammonitrice

Los Angeles (California, Usa), 2 gen. (LaPresse) – Mentre critici e spettatori emergono da ‘The Wolf of Wall Street’ di Martin Scorsese dibattendo se sia un film da Oscar o se invece renda troppo attraente il mondo di corruzione che dipinge, Leonardo DiCaprio difende a spada tratta quello che ritiene uno dei suoi “bambini” insieme a ‘The Aviator’, due opere che lo hanno coinvolto non solo in quanto protagonista, ma anche in veste di produttore, benché siam consapevole che sia “un film difficile che porta te stesso e la pellicola a rischio di molte critiche”.

Ma “È una storia ammonitrice” ha spiegato l’attore parlando della pellicola in cui veste i panni dell’operatore di borsa Jordan Belfort. “È un atto di accusa contro quel mondo – ha detto all’Hollywood Reporter – non ci piacciono queste persone, ma ci siamo detti consapevolmente ‘Isoliamo il pubblico nella mentalità in cui questa gente viveva, così potremo capire qualcosa in più della cultura reale in cui viviamo ora’”.

L’attore ha anche ribadito la sua posizione alla rivista di cinema Variety. “Il film potrebbe venire frainteso da alcuni. Spero che la gente capiscanche noi non condoniamo questo comportamento, ma che il nostro è un atto di accusa. Il libro da cui è tratto è una storia ammonitrice – ha ripetuto – e se si resta fino alla fine del filmm, ci si rende conto di quello che diciamo davvero di questa gente e questo mondo, perché si tratta di un mondo inebriante”.

L’attore spiega come sia stato agttirato dalla storia che ritrae “l’edonistica vita di Belfort a Wall Street” tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. “È raro che qualcuno non abbia paura di divulgare quanto oscuri furono – afferma – ed ero ossessionato dall’interesse di recitare un personaggio che mi facesse capire la mentalità e la natura della seduzione di Wall Street, la sua cupidigia. Ho apprezzato la sua onestà”.

DiCaprio non ha che parole di elogio per il regista il cui sodalizio artistico li ha portati insieme per cinque film. “È sorprendente – ha detto ancora a Variety – che qualcuno come Martin Scorsese stia ancora facendo film vitali e discussi, che abbiano un elemento di controversia e che siano attraenti per le persone della mia generazione. Siamo cresciuti guardando i suoi film e lui fa sta ancora facendo cose che sono punk rock. È un risultato straordinario”.

Ed è felice che il film abbia trovato un produttore: “Capiamo che gli studios preferiscano un certo tipo di film ma crediamo che sia sia un pubblico per pellicole che non rientrano nei criteri dei blockbuster ma meritano di essere fatti. Grazie a Dio ci sono persone che a questo livello hanno gusto per il cinema sperimentale e che vogliono appoggiare questo tipo di film”.