Londra (Regno Unito), 21 dic. (LaPresse/AP) – Le ex assistenti della cuoca star della tv inglese Nigella Lawson e del suo ex marito sono state assolte dall’accusa di frode. Ieri si è concluso il processo a carico delle due sorelle italiane, Francesca ed Elisabetta Grillo, accusate di aver abusato della carta di credito affidata loro per lavoro, utilizzandola per motivi e acquisti personali e per la casa come abbigliamento di lusso, borse, viaggi in prima classe, e soggiorni in hotel. Le spese superiori a 800mila euro pare fossero tacitamente permesse per comprare il silenzio delle assistenti e coprire l’uso di droghe della cuoca tv.
Questa la tesi sostenuta dagli avvocati delle sorelle italiane per la difesa: la Lawson avrebbe approvato l’elevata spesa in cambio del loro silenzio sul suo uso di droga. La rivelazione del consumo di cocaiana da parte di Nigella ha spostato i riflettore dalle assistenti alla star tv e all’ex marito Charles Saatchi, un collezionista d’arte multi milionario. I due hanno divorziato lo scorso luglio dopo che il marito è stato fotografato con le mani al collo della moglie in un ristorante a Londra. Nigella lo ha accusato di aver diffuso voci sul suo uso di droga dopo la pubblicazione delle immagini.
La cuoca della tv ha ammesso di aver preso cocaina negando però di essere una consumatrice abituale. E ha spiegato di aver iniziato con le droghe nel 2010 a causa di forti pressioni in ambito familiare generate da Saatchi e per via di paure legate al suo matrimonio. Scotland Yard ha detto ieri che Nigalla non sarà indagata per aver assunto cocaina. Né la Lawson né l’ex marito Saatchi hanno rilasciato dichiarazioni. Al momento della lettura del verdetto le due sorelle di origine calabrese non erano in aula. Tuttavia il loro legale Anthony Metzer ha riferito che le sue clienti si sentivano sollevate.