Torino, 19 set. (LaPresse) – Torna a Torino per il quinto anno consecutivo il Prix Italia, il concorso internazionale per la radio, la televisione e il web, giunto alla 65esima edizione. Da sabato 21 fino a mercoledì 26 settembre, si tiene “Un’edizione sempre più ricca, perché stando qui continuativamente per cinque anni il Prix ha messo radici ed è fiorito in modo particolare – ha detto oggi in conferenza stampa Giovanna Milella, segretario generale del Prix Italia – grazie alla forza della Rai, del centro di produzione, di ricerca, l’orchestra, le teche, la radio, e grazie alla città che è un punto di forza dell’Italia”. Milella ha presentato “un Prix in crescita, nonostante gli anni della crisi e le difficoltà” e “un Prix trasformato nel senso della modernità ma senza perdere il connotato della qualità”, ricordando che nell’edizione numero 64 ha vinto Wim Wenders con ‘Pina’, il docufilm su Pina Bausch, perché vi si può trovare “Dal grande film d’autore al nuovo programma”.
Torino in questo senso ha avuto un ruolo fondamentale. “Una città con cui abbiamo costruito un rapporto creativo – ha detto Milella – ed è quindi venuto veramente bene quindi chiamare questa edizione ‘L’albero delle idee’. Perché non sono solo le idee nostre, ma sono quelle che si suscitano e che si mettono insieme anche attraverso il contributo e la collaborazione degli altri”. “Questo percorso fatto insieme a Torino ha consentito di trasformare il Prix – ha aggiunto – che ha fatto un cambiamento che lo rende modernissimo”, aperto alla multimedialità e alla produzione indipendente, e che da quest’anno sarà condiviso “con tutti i soci sparsi nel mondo”. E sono quattro i nuovo membri del network che compone la comunità internazionale del Premio: Discovery Italia e Sky Arte Hd, e due broadcaster HBO Europe e Euronews.
Milella ha sottolineato la “forza che abbiamo portato anche nell’innovazione sia nei contenuti che nelle tecnologie. I contenuti del concorso sono esplosi per quanto riguarda il mondo internet”.
Tra gli highlights in programnma, la lecture con il presidente della Bbc, Chris Patten, sul tema ?Il sevizio pubblico radiotelevisivo nel XXI secolo: Rinascimento o declina?”, l’incontro tra Richard Allan (Facebook) con Franco Bernabé (Telecom Italia) sulla segretezza dei dati; la conferenza del Ceo di Euronew Michael Peters sull’esperienza di questa tv paneorupea che produce informazione in 13 lingue, l’incipit di Dario Fo con i giovani e i vincitori del 65esimo Prix.
Ed è proprio del Nobel alla letteratura l’immagine che caratterizza il Prix Italia e che rappresenta l’albero della cuccagna, “l’albero delle tante idee – ha spiegato Milella – Dario ce l’ha data prendendola dalla sua poetica artistica con la quale ha rivisitato la commedia dell’arte e con cui ha vinto il premio Nobel”.
La conferenza stampa odierna è stata anche un’occasione di riconoscimento nei confronti di Milella, che conclude con questa edizione la sua esperienza da segretario generale del Prix, per il lavoro realizzato in questi cinque anni. “Sarà molto difficile fare meglio” ha riconosciuto Maurizio Braccialarghe, l’assessore alla cultura di Torino. Milella dal canto suo si augura che Torino diventi sede permanente della kermesse, come ha scritto anche nella presentazione del Prix. “Mi auguro che sia confermatra e chje costituisca la base di una nuova crescita mondiale del Festival. La formula itinerante, a mio parere oggi è superata”.