Marina di Pietrasanta (Lucca), 20 ago. (LaPresse) – Giorgio Albertazzi oggi festeggia 90 anni e lo fa nel modo che più ama e gli si confà: sul palcoscenico. L’attore e regista sarà sul palco della Versiliana a Marina di Pietrasanta alle 21.30, con il recital ‘Io ho quel che ho donato’ omaggio a Gabriele D’Annunzio nel 150esimo anniversario dalla sua nascita, di cui è autore, regista e interprete.

“Sono nato a tre passi dalla ‘Capponcina’ di Settignano, la villa con i levrieri e i cavalli del Vate – e dall’altra parte della strada c’era la ‘Porziuncola’ di Eleonora Duse. Spiavo al di là del cancello grigio-argento della Capponcina (D’Annuncio non c’era più, la villa era stata venduta e rivenduta) se per caso arrivasse qualche segno” racconta Albertazzi nelle note di regia. Il suo recital è una ‘messa a nudo’ del poeta, ripercorrendo la biografia e la poetica del Vate.

Il palcoscenico del Festival La Versiliana di Marina di Pietrasanta, palcoscenico che lo ha visto protagonista di numerose e memorabili interpretazioni, la più recente nel 2011, quella di Prospero ne ‘La Tempesta’ di Shakespeare.

La scelta dell’omaggio a D’Annunzio non è casuale: proprio alla Versiliana il Vate soggiornò nell’estate del 1906 nella Villa che fu dimora dei Conti Digerini-Nuti. “Io sono nel più bel posto dell’universo” scrisse D’Annunzio dalla Versiliana in una lettera indirizzata ad Emilio Treves il 5 luglio di quell’anno.

E non è stata una scelta casuale neppure quella di chiamare sul palco Albertazzi, che stasera sarà accompagnato al pianoforte da Paolo Di Sabatino e alla fisarmonica da Davide Cavuti. “Quella frase di D’Annunzio ‘Io ho quel che ho donato’ – commenta l’attore – si adatta in modo perfetto allo spirito di ciò che vuole significare questo mio spettacolo che è anche, anzi soprattutto, un omaggio. Al Vate, certamente, ma anche al pubblico e, se me lo concedete, un poco a me stesso. Tante cose sono state dette, scritte e recitate su D’Annunzio. Io stesso sono stato inseguito dalla sua ombra fin da ragazzino”.

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