Firenze, 20 mag. (LaPresse) – È morto a 69 anni Carlo Monni, attore fiorentino amatissimo dalla sua città e dai grandi del cinema italiano. Comwe riferisce il Corriere Fiorentino, Monni era ricoverato per un male incurabile da tre settimane. Classe 1943, ha dato il via alla sua carriera attoriale l’incontro con Roberto Benigni, con cui ha stretto un lungo sodalizio artistico e personale. La notorietà è arrivata nel 1978 con ‘Berlinguer ti voglio bene’ di Giuseppe Bertolucci. Dell’attore, imponente e provvisto della tipica ironia fiorentina, restano memorabili i personaggi che ha portato in vita.
Lo si ricorda in pietre miliari della cinematografia italiana come ‘Non ci resta che piangere’ di fianco a Benigni e Massimo Troisi (1984), ‘Speriamo che sia femmina’ di Mario Monicelli (1985), ‘Caruso Pascoski di padre polacco’ di Francesco Nuti (1988), con cui ha collaborato diverse volte (‘Casablanca, Casablanca’ 1985, ‘Caruso, zero in condotta’ 2001) così come con Alessandro Benvenuti (‘Benvenuti in casa Gori’ 1990, ‘Zitti e mosca’ 1991, ‘Ritorno a casa Gori’ 1996). In tre decenni di carriera ha collaborato con importanti registi come Marco Ferreri (‘Chiedo asilo’ 1979, ‘Storie di ordinaria follia’ 1981) Sergio Citti (‘Il minestrone’ 1981), Pupi Avati (‘Ultimo minuto’ 1987), Tinto Brass (‘Snack Bar Budapest’ 1988), , Davide Ferrario (‘Tutti giù per terra’ 1997), Paolo Virzì (‘N (Io e Napoleone’ 2006).
Amante del teatro, ha sovente calcato i palchi con oltre un centinaio di spettacoli teatrali, tra cui ‘Fermi tutti questo è uno spettacolo’ e ‘Pinocchio’ con Alessandro Paci e Massimo Ceccherini; ‘ Falstaff’ con Marco Cocci e ‘Notte Campana’, uno spettacolo sulla vita di Dino Campana. Nel 2011 ha portato in scena con la regia di Benvenuti una versione corale di ‘Benvenuti in casa Gori’.