Londra (Regno Unito), 13 mag. (LaPresse) – Amy Winehouse ha tentato il suicidio quando aveva 10 anni, poco dopo che il padre lasciò la madre Janis per un’altra donna circa un anno prima. Secondo il nuovo libro sulla vita della cantante intitolato ‘Amy Winehouse: The untold story’, scritto da Chloe Govan, da bambina Amy, devastata dalla separazione dei suoi genitori, sarebbe caduta in una spirale di autolesionismo fino ad arrivare a volersi togliersi la vita con una overdose di pillole. Quel giorno sarebbe poi stata trovata con la bava alla bocca da un amico che ha fatto in modo che si riprendesse. Si è sempre pensato che i problemi legati all’alcol e alle droghe fossero cominciati quando ha incontrato il suo futuro marito, Blake Fielder-Civil, ma da queste ultime rivelazioni pare che Amy avesse iniziato a fumare droga già da prima.
“Ha sofferto immensamente quando i genitori si sono separati. Poteva anche sembrare che non le importasse più di tanto, ma vedere suo padre andarsene per un’altra donna è stato per lei l’abbandono definitivo”. Così racconta un amico della cantante in un passo all’interno del libro, come riportato da nme.com. “A dieci anni ha fumato il suo primo spinello e per alcuni aveva già imbroccato la strada della rovina”. L’amico che l’ha trovata il giorno dell’overdose ha detto di averla vista “in agonia, aveva la bava alla bocca e gli occhi roteavano. Si era fatta di pillole perché non voleva più vivere. Voleva andarsene in un lungo sonno”.
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