Oscar, il ruolo ingrato del conduttore agli Academy Award

Oscar, il ruolo ingrato del conduttore agli Academy Award

Los Angeles (California, Usa), 26 feb. (LaPresse) – Condurre la notte degli Oscar sembrerebbe un compito ingrato. Il rapporto di amore e odio per il ruolo di presentatore della cerimonia rende amaro salire su quel palco con il compito di padrone di casa.

Sotto i riflettori più importanti del cinema, le critiche non tardano ad arrivare e anche il nuovo conduttore il creatore dei ‘Griffin’ Seth Macfarlane è stato preso di mira. Insolitamente preoccupato per le recensioni che avrebbe avuto, Seth ha predetto qualche giorno prima del grande evento che “sarebbe stato fatto a pezzi” e così è stato, soprattutto sui social media. Spesso accade con gli Oscar che i premi principali siano conformi ai pronostici, ed è valso per ‘Argo’ come miglior film, Daniel Day-Lewis e Jennifer Lawrence come migliori attori. Tuttavia l’elemento più imprevedibile dello spettacolo sembra essere proprio la performance del presentatore.

Quella sul palco degli Academy Award è stata un’esperienza terribile per molti predecessori di Macfarlane: la conduzione di David Letteman nel 1995 viene ricordata come imbarazzante; il tentativo di Chris Rock di rendere lo spettacolo un po’ diverso dal solito nel 2005 è miseramente fallito; la coppia James Franco e Anne Hathaway nel 2011 è stata soporifera. Sono tutti esempi di quello che la cerimonia degli Oscar non deve essere. Il più longevo tra i presentatori è Billy Crystal, che è tornato nel ruolo l’anno scorso, collezionando ugualmente critiche perché la sua affidabilità è diventata noiosa.

Molti non hanno gradito gli interventi di MacFarlane: nel suo repertorio di domenica notte, un numero di canto e ballo sulle attrici che si sono spogliate nei film, una barzelletta sulla violenza domestica che ha sottolineato l’accaduto tra Rihanna e Chris Brown, nonché il riferimento agli insulti razzisti di Mel Gibson.

“Se vuoi essere tagliente devi essere simpatico e comico” ha detto Joy Behar nello show televisivo ‘The View’ lunedì. “Io adoro Seth – ha continuato – ma per me non è stato abbastanza divertente”. Whoopi Goldberg, che ha presentato gli Oscar quattro volte, è stata più morbida nel commentare il conduttore della 85esima edizione, notando che le persone nella posizione di MacFarlane si trovano in una posizione difficile. “Non si può interessare un target più giovane solo assumendo un presentatore giovane – ha detto la Goldberg – il presentatore giovane deve sapere che tipo di pubblico c’è là fuori”.

La Nielsen Co. Ha stimato che 40,3 milioni di persone hanno guardato gli Academy Award domenica notte, circa un milione in più rispetto all’anno scorso, e la prima volta dal 2010 che la cerimonia supera i 40 milioni di spettatori. Ancora più importante per la rete televisiva Abc, il raggiungimento del target d’età 18-49 anni con 11 punti percentuali in più rispetto al 2012. Questo gruppo d’età rappresenta il target di riferimento per gli investitori pubblicitari e Macfarlane è stato introdotto quest’anno per attrarre un pubblico giovane. Twitter ha rivelato che ci sono stati 8,9 milioni di tweet sul social network su gli Academy Awards durante lo show e gli arrivi sul red carpet: pochi rispetto ai 14 milioni di tweet dei Grammy e al record dei 24,1 milioni di tweet sul Super Bowl e lo spettacolo dell’intervallo.

Una delle battute più offensive di MacFarlane è stata quella in riferimento agli attori che si sono succeduti negli anni nella parte di Abraham Lincoln. “Direi che l’attore che davvero è entrato nella testa di Lincoln è stato John Wilkes Booth” ha detto il conduttore riferendosi all’assassino di Lincoln, un attore della Virginia simpatizzante sudista, che entrò nel Ford theatre a Washington e sparò un colpo di pistola alla testa del presidente. Inoltre, la canzone ‘We saw your boobs’, sui film in cui le attrici famose sono state riprese a seno scoperto è stata considerata sessista, e ha avuto una eco piuttosto critica sulla prestazione del conduttore.

“Guardare gli Oscar la scorsa notte significava attraversare una serie di buffonate crude e sessiste di un soddisfatto e triviale Seth MacFarlane – ha scritto Amy Davidson sul New Yorker – ma la misoginia della serata ha implicato una specifica ostilità verso le donne sul posto di lavoro, sollevando questioni ben più ampie rispetto a quella se l’Academy possa prendere Tina Fey e Amy Poehler alla conduzione il prossimo anno. E’ stato poco attraente e amaro, ed è iniziato con il numero intitolato ‘Abbiamo visto le vostre tette’”.

Anche la lega antidiffamazione si è aggiunta alla lista degli offesi da MacFarlane, protestando sulla battuta che il conduttore ha fatto tramite l’orsacchiotto Ted sul potere degli ebrei a Hollywood. L’orso doppiato da Seth ha detto di voler “continuare a donare soldi a Israele e continuare a lavorare a Hollywood per sempre”. Seth sembrava perfettamente consapevole di quello che stava facendo e non c’è stata improvvisazione: l’Academy gli ha concesso piena libertà nello scrivere lo show come riteneva opportuno. “Se gli Oscar riguardano qualcosa, quella è la libertà creativa. Riteniamo che i produttori Craig Zadan e Neil Meron, e il presentatore Seth MacFarlane abbiano fatto un ottimo lavoro e speriamo che il pubblico mondiale abbia trovato lo spettacolo divertente”, ha dichiarato l’Academy ieri in una nota.

© Riproduzione Riservata