Roma, 12 nov. (LaPresse/AP) – L’attore Adrien Brody afferma che gli piace fare film socialmente rilevanti, ed è per questo che è stato particolarmente entusiasta di accettare il ruolo di corrispondente estero Theodore White, che nel 1942 raccontò la storia della carestia nella provincia di Henan in Cina dalle pagine del Time Magazine.
L’epico ‘Back To 1942’, del regista Fang Xiaogang, sulla carestia in cui morirono tre milioni di cinesi, finalmente è arrvato sul grande schermo al Festival del cinema di Roma ieri sera.
Alla premiere Brody ha detto che pensa che la storia racconti ciò in cui consiste il giornalismo. “Siete in grado di creare la consapevolezza – ha affermato – su qualcosa di orrendo come la carestia e dei rifugiati che non vengono curati. Theodore White con la sua tenacia è stato in grado di esercitare una certa pressione sul governo cinese, ed è stato determinante nel salvare la vita di molte persone”.
‘Back To 1942’ è la storia di un proprietario terriero di nome Fan (interpretato da Zhang Guoli) e di come lui e la sua famiglia sono costretti a unirsi a milioni di profughi affamati in fuga, tra la carestia, i bombardamenti dei giapponesi e gli attacchi dai soldati cinesi in ritirata. Il film segue in parallelo la storia del giornalista americano Theodore White (interpretato da Adrien Brody), che si reca nella provincia di Henan, ed è scioccato da ciò che vede e rischia la sua stessa vita per raccontare la loro storia. White porta la sua storia al leader cinese Chiang Kai-shek (interpretato da Chen Daoming), che preferisce ignorare il problema, al che pubblica la sua storia sul Time Magazine costringendo il Generalissimo di agire.
Il protagonista del film Zhang Guoli, che interpreta il proprietario terriero Fan, ha detto che poche persone in Cina sanno qualcosa sulla carestia nella provincia di Henan: “Mi sento responsabile – ha aggiunto – per raccontare la storia e rivelare la verità”.