Milano, 2 nov. (LaPresse) – Arrivano da Cambridge ed hanno realizzato uno dei dischi più innovativi ed originali degli ultimi tempi, si chiamano Alt-J e grazie al loro album di debutto, ‘An Awesome Wave’, sono stati premiati ieri a Londra con il Barclaycard Mercury Prize, il prestigioso oscar della musica inglese, per il miglior album dell’anno. Un debutto che li ha resi ormai celebri in tutto il mondo edito dalla stessa etichetta Infectious (distrib. Self) che fu la prima a mettere le mani su Muse e Garbage. Il tour europeo li porta anche in Italia per un’unica data a Milano il 30 novembre ai Magazzini Generali in via Pietrasanta 14. Inizio concerti alle 21, prezzo del biglietto 16 euro più diritti di prevendita.
Hanno già suonato in Italia al A Perfect Day Festival, il 2 settembre con Sigur Ros, Lanegan e Deus, dove i quattro ragazzi di Cambridge, seppure primi on stage, nel pomeriggio, hanno fatto ballare e cantare tutto il già nutrito pubblico presente sin dall’inizio della giornata. Ora, dopo la stagione dei festival estivi sui grandi palchi di tutta Europa, Alt-J ritornano a farsi applaudire in giro per i club, sicuramente la situazione migliore dove apprezzare il suono che riescono a generare: ritmi spezzati e incostanti uniti ad un particolarissimo modo di utilizzare la voce ed una massiccia dose di synth unito ad una incredibile sensibilità melodica.
Degli Alt-J si è cominciato a parlare qualche mese fa dopo che ha iniziato a circolare in rete l’EP Matilda/Fitzpleasure che metteva sul piatto elementi decisamente distanti tra loro: la sensibilità del folk con la dubstep più raffinata senza dimenticare un tocco di beat hip-hop. Una miscela che da subito ha fatto presa sul pubblico più che sui media, scatenando in rete lo sharing di pezzi in streaming ed in download.
A distanza di qualche mese il giovane quartetto inglese ha finito di registrare ‘An Awesome Wave’ e lo ha dato alle stampe. Il suono degli Alt-J è spiazzante, grazie al modo unico e preciso della band di fare alt-pop, accompagnato da un folk commovente, sintetizzatori pulsanti, hip-hop sincopato e strane armonie vocali. Questa giovane band è una sfida alle categorie precostituite del folk, dell’indie e della pop music, tanto che anche la stampa specializzata li ha definiti “folk-step”.
Nella musica di Alt-J si trovano elementi che richiamano il folk di Fleet Foxes, Lambchop ma il tutto si mescola a pulsazioni elettroniche sintetiche che rimandano ai Radiohead di Kid A, a James Blake, Wild Beast, Grimes ed Everything Everything. Il risultato di questo mix è un ibrido sonoro accattivante, originale. An Awesome Wave è un piccolo gioiello che si candida al titolo di disco dell’anno 2012, ponendo questa formazione direttamente tra quelle accreditate a fare il salto passando dall’universo indie al mainstream.