Roma, 2 nov. (LaPresse) – ‘The meaning of Mario’: è questo il titolo scelto dalla rivista ‘Time’ per la copertina del nuovo numero che ritrae l’attaccante del Manchester City Mario Balotelli. Il calciatore ha concesso una lunga intervista a Catherine Mayer e Stephan Faris, che lo hanno definito “infinitamente affascinante, non solo come sportivo, ma anche come personaggio”. Un uomo, spiegano gli autori dell’intervista, “sorprendentemente timido”, “glamour con i suoi splendidi orecchini di diamanti”, “più perspicace e intelligente di quanto possa sembrare” osservando “la sua sfacciata immagine pubblica”.

Nella lunga intervista Balotelli parla di sè, del rapporto con i suoi genitori adottivi, del razzismo, del legame con l’Italia e commenta anche quanto fatto in questi anni dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il cui esempio, dice l’attaccante, potrebbe aiutare l’Italia “a diventare più moderna”. “Mi piacerebbe incontrarlo” dice ancora Balotelli in merito all’inquilino della Casa Bianca.

L’attaccante parla poi della città in cui vive, Manchester, e alla giornalista che gli chiede se la pioggia rappresenti per lui un problema, risponde: “Non mi interessa, non esco mai di casa”. Balotelli cita poi Ronaldo e Usain Bolt come due degli sportivi che ammira di più per i successi raggiunti in carriera e spera, per il futuro di essere ricordato come “il giocatore più forte di tutti i tempi”. Una lunga chiacchierata che il ‘Time’ pubblica con un video sul suo sito internet e che descrive in copertina con il sottotitolo: “Cosa pensa del calcio, del razzismo e dell’identità europea il fenomeno Mario Balotelli”.

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