Polemiche sui Rolling Stones, biglietti concerti troppo cari per i fan

Londra (Regno Unito), 17 ott. (LaPresse) – Una doccia fredda per i fan dei Rolling Stones, che sono passati dall’entusiasmo per le quattro nuove date a novembre e dicembre, all’incredulità per i prezzi dei biglietti. Ci si poteva immaginare che per i quattro concerti del 50esimo anniversario della band, Jagger e soci potessero chiedere un discreto compenso, ma le prevendite hanno polverizzato le già alte aspettative: i biglietti vanno dalle 106 alle 406 sterline, ovvero dai 130 ai 500 euro (comprensivi, bontà loro, dei diritti di prevendita). I pacchetti deluxe da 950 sterline (1170 euro) sono già andati esauriti. E mentre i bagarini hanno già iniziato a rivendere su internet i primi biglietti a cifre che raggiungono i 3000 euro, i fan di qua e di là della Manica vanno in rivolta. “Se compri un biglietto per il parterre – commenta ironicamente un lettore della rivista Nme – costa all’incirca 17.50 sterline, è un affare”. Più rabbioso un altro che scrive “Con questi prezzi nessuno con buon senso ci andrà”, a cui tuttavia un altro utente ribatte “Io non ho buon senso. Ci andrò senz’altro”.

L’iconico chitarrista degli Stones, Keith Richards, ha detto che non è loro intenzione strozzare i fan, pur confermando la cifra che lui e i compagni di band dovrebbero intascare per i quattro concerti, due a Londra e due a Newark in New Jersey, ovvero 16 milioni di sterline. “Non ho guardato alle cifre – ha ammesso Richards alla trasmissione della Bbc 6Music – i numeri possono diventare molto esagerati. Voglio solo fare qualche concerto e non voglio far pagare oltre il dannato limite. Sono un po’ fuori dal giro dello showbusiness. 16 milioni di sterline ci sembra corretto”. Affermazioni che hanno spinto molti dei fan a definire “avidi” gli Stones. “Certo che 16 milioni ti sembrano corretti Keith – risponde un lettore di Nme – ma ha davvero bisogno di quei soldi? Non esattamente, allora perché invece non guadagnarci 4 milioni e vendere tutti i biglietti a una quarto del prezzo?”.

Un utente del forum di Rollingstonesitalia.com commenta “‘What can a poor boy do?’ scrivono da qualche parte… e in effetti questa bella sorpresa di vederli tornare a suonare dal vivo viene in parte offuscata dall’indecente prezzo dei biglietti”, a cui un altro risponde che “è un costo altissimo almeno per me e penso anche per tanti stoniani che vorrebbero andarci ma non hanno le tasche da Paperon De’ Paperoni”. Un altro ironizza chiedendo “Ma secondo voi se faccio una rapina per andare a vedere gli Stones mi beccano prima del concerto? Perché in quel caso è inutile.. se invece non mi beccano giuro che subito dopo mi costituisco”.

Un altro utente conta nel 2013, pensando a passate affermazioni della band: “Ricordate cosa dicevano gli Stones quando queste erano soltanto voci? Dicevano che ‘il 2013 è il vero cinquantenario della band, perchè Charlie (Watts, ndr) entrò nel ’63′”. Lo stesso Richards ha ammesso che “non sarebbe sorpreso” se decidessero di fare altre date per celebrare il loro mezzo secolo di attività. Tra le possibili esibizioni, nell’aria da tempo la possibilità che il quartetto si esibisca al festival di Glastonbury, i cui biglietti in prevendita due settimane fa sono andati esauriti in un’ora e quaranta. Richards, da sornione quale è, ha suggerito che la loro partecipazione è possibile, se il meteo sarà dalla loro parte. “In una buona giornata se il tempo sarà bello, quella è una proposta interessante”, ha detto. E poi ha suggerito che altre date non verranno annunciate finché i biglietti di questi primi quattro concerti non saranno andati esauriti. “La band vuole fare questi quattro concerti, e poi pensare all’anno prossimo. Tutto è possibile con questa band”.