Los Angeles (California, Usa), 10 ago. (LaPresse) – Il fotografo accusato di aver inseguito in auto Justin Bieber il mese scorso su una superstrada di Los Angeles, si è dichiarato innocente. Il reporter è stato accusato di aver causato la fuga di Bieber, che vedendosi tallonato dai paparazzi ha accelerato la velocità alla guida della sua auto, superando i limiti e beccandosi una multa. Il fotografo si è dichiarato non colpevole dell’alta velocità del cantante, paragonando il suo mestiere a quello di un cronista che corre per un incendio. Il suo avvocato David Kestenbaum ha detto a ‘Tmz.com’ che il suo cliente non è diverso da un fotografo di cronaca che deve coprire un fatto dell’ultim’ora.
Il fotoreporter è il primo imputato accusata sulla base della nuova legge della California sui paparazzi che contravviene un fotogiornalista se crea una situazione pericolosa per profitto. L’avvocato ha continuato a spiegare che il suo cliente sfiderà la nuova lege, presumibilmente perché viola il primo emendamento della costituzione degli Stati Uniti d’America sul diritto alla libertà di stampa. Dopo l’udienza di ieri, il legale Kestenbaum ha sostenuto che non è giusto che Justin sia stato multato, mentre il fotografo deve affrontare un’accusa per guida spericolata.