Processo delitto famiglia Jennifer Hudson, giuria senza verdetto

Chicago (Illinois, Usa), 10 mag. (LaPresse/AP) – La giuria del processo sugli omicidi dei familiari della cantante Jennifer Hudson si è ritirata senza un verdetto. I giurati hanno deliberato fino a tarda sera ieri presso il tribunale di Chicago, senza però raggiungere alcun verdetto sul triplice omicidio a carico del cognato della cantante e attrice premio Oscar Jennifer Hudson. L’uomo, William Balfour, è accusato di aver ucciso nell’ottobre del 2008 la madre, il fratello e il nipote di 7 anni della cantante.

L’attrice piangeva e si è asciugata gli occhi quando i pubblici ministeri hanno mostrato in aula le foto dei corpi straziati dei familiari durante le argomentazioni finali dell’udienza di ieri. L’accusa ritiene che William Balfour, ex marito della sorella di Jennifer, Julia Hudson, abbia ucciso i familiari della cantante, in un atto di vendetta. Il giudice ha comunicato ai giurati che sarebbero stati confinati in un albergo nelle vicinanze fino al raggiungimento del verdetto. Hanno deliberato per più di 4 ore ieri e dovranno tornare al palazzo di giustizia per continuare le deliberazioni questa mattina.

In assenza di testimoni sopravvissuti, i pm hanno cercato per due settimane di mettere in evidenza prove circostanziali contro Balfour. L’avvocato difensore proprio su questo aspetto ha basato l’arringa finale, sottolineando che i pubblici ministeri non erano riusciti a trovare prove sufficienti per sostenere la colpevolezza di Balfour come assassino. Nelle battute finali, il procuratore capo ha detto ai giurati, con un certo sarcasmo, di credere Balfour innocente e che è stata solo sfortuna per lui che qualcun altro abbia ucciso gli Hudson dopo che lui ha minacciato almeno 25 volte di ucciderli, come le tante testimonianze sentite hanno riferito.

Sempre la difesa ha rimarcato che il Dna recuperato sulla presunta arma del delitto, una pistola calibro 45, e sul volante della vettura di Balfour non è del suo cliente. William Balfour si è dichiarato innocente e rischia, in caso venga ritenuto colpevole, il carcere a vita. I pubblici ministeri hanno presentato 83 testimoni in 11 giorni, a partire da Jennifer Hudson. La difesa ha chiamato solo due testimoni, due investigatori.