Tracce maturità 2025, Telmo Pievani: “Mio figlio tra i banchi, spero non abbia scelto me”

Un brano del professore dell'Università degli Studi di Padova sull'antropocene è stato scelto tra i testi argomentativi all'esame di stato

Nella prima prova dell’esame di maturità 2025, c’è anche un aneddoto divertente. Tra i banchi, impegnato nel tema d’italiano, c’è anche il figlio di uno degli autori citati nelle tracce: Telmo Pievani, professore del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Padova dove ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche. “Mio figlio sta sostenendo l’esame di maturità, spero che non abbia scelto me come traccia“, ha detto il professore a LaPresse. “Di sicuro sono temi di cui ha sentito parlare a casa, mia figlia maggiore sta completando la magistrale in Scienze ambientali – sottolinea – ma lui ha una inclinazione maggiormente umanistica, è appassionato di letteratura”. Il brano proposto ai maturandi 2025 è relativo “all’impatto umano sul pianeta” e contiene “dati di una recente scoperta la quale ha dimostrato che il peso di tutti gli oggetti del mondo ha superato quello umano“. Il brano, ragiona il professor Pievani, offre ai ragazzi la possibilità di “partire dal passato e, in un percorso evolutivo, guardare all’oggi proiettandosi verso il futuro”. Pievani conclude: “Non ho mai pensato di poter finire tra gli autori delle tracce dell’esame di maturità – conclude – È stata una sorpresa”.

Maturità 2025, la traccia sul brano di Telmo Pievani

PROPOSTA B3 (testo argomentativo)

Tratto da: Telmo Pievani, Un quarto d’era (geologica) di celebrità, in Sotto il vulcano, Feltrinelli, Milano, 2022, pp. 30-31

«I nostri successori studieranno l’Antropocene e capiranno il vicolo cieco in cui ci siamo infilati. […] Le firme sedimentarie dell’attività umana negli ultimi decenni del Novecento sono tali e tante che anche il più tonto dei geologi del futuro non potrà non vederle. […] Quanto pesano tutti gli oggetti del mondo? Sembra la domanda disarmante di un bambino e invece adesso è diventata, grazie ai big data, una curiosità scientifica piena di significati. […] Immaginate tutto ciò che l’umanità ha prodotto e costruito: tutti gli edifici sulla Terra, tutte le strade, treni aerei navi auto camion moto biciclette e ogni altro mezzo di trasporto, le fabbriche, le macchine. Ora aggiungete le suppellettili e gli arredi, gli strumenti, i telefonini, i computer, le stoviglie, i vetri, gli infissi, la carta di questa rivista. Insomma, prendete la tecnosfera materiale nella sua globalità, costituita da ogni artefatto umano distribuito sulla superficie terrestre, e mettetela su una bilancia. Vi verrà fuori un numero, stratosferico.

L’unità di misura adatta all’impresa è la teratonnellata, cioè mille miliardi di tonnellate. Ed ecco il numero fatidico: tutte le cose umane, dai grattacieli agli apriscatole, ed esclusi i rifiuti, nel 2020 hanno raggiunto il ragguardevole peso di 1,1 teratonnellate, ovvero mille e cento miliardi di tonnellate. Questa è la dimensione dell’immane flusso materiale che sta alla base del metabolismo attraverso il quale l’umanità incessantemente trasforma in prodotti ed energia le materie prime presenti in natura.

Se scomponiamo l’insieme di tutti i manufatti umani e vediamo di cosa sono fatti, scopriamo che il calcestruzzo e gli aggregati di ghiaie e sabbie la fanno da padrone, seguiti dai mattoni, poi dall’asfalto, dai metalli e infine da plastiche, vetro e legno usato in industria. I ricercatori hanno anche calcolato gli andamenti della massa antropogenica dall’anno 1900 in poi. La curva si impenna dopo la fine del Secondo conflitto mondiale, appunto, quando la “grande accelerazione” della ricostruzione gettò le basi del benessere dei paesi industrializzati, ma al prezzo di un enorme consumo di suolo e di risorse. […] Con tecniche analoghe si può calcolare anche la massa complessiva degli esseri viventi sulla Terra, cioè la biomassa. Ebbene, il valore complessivo di quest’ultima è 1,1 teratonnellate, millecento miliardi di tonnellate: esattamente come la massa antropogenica! Ciò significa che proprio nel 2020 la somma degli oggetti umani ha eguagliato tutto il resto della vita messo insieme. E pensare che agli inizi del Novecento le cose umane valevano il 3 per cento rispetto al peso degli esseri viventi. […]

Quindi noi umani, che contribuiamo solo per lo 0,01 per cento alla biomassa globale, abbiamo riempito il mondo di 1,1 teratonnellate di cose. Questa è l’impronta schiacciante dell’Antropocene. Senza una rapida transizione del sistema economico mondiale verso modelli circolari, la massa antropogenica continuerà a raddoppiare ogni vent’anni, sfuggendo al controllo. Nel nostro geologico quarto d’ora di celebrità, ci siamo fatti notare.»

Comprensione e analisi

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte a tutte le domande proposte.

  1. Sintetizza il brano evidenziando il punto di vista dell’autore sull’Antropocene e sul ruolo umano in questo periodo geologico.

  2. Illustra il significato dell’espressione “vicolo cieco in cui ci siamo infilati”.

  3. Quali esempi l’autore fornisce per descrivere l’insieme della “tecnosfera materiale”?

  4. A cosa si riferisce l’autore quando usa l’espressione “geologico quarto d’ora di celebrità”?

Produzione

Elabora un testo in cui, a partire dal concetto di “tecnosfera”, rifletti sull’impatto ambientale ed economico della produzione e del consumo costante di oggetti, esprimendo la tua opinione al riguardo e proponendo possibili soluzioni per ridurre tale impatto. Sviluppa in modo organico e coerente le tue argomentazioni, facendo riferimento non solo alla tua esperienza, ma anche al tuo percorso di studi e alle tue letture.

Chi è Telmo Pievani

Dietelmo Pievani detto Telmo è un filosofo italiano specializzato in filosofia della biologia e teoria evolutiva. Nato nel 1970 a Gazzaniga (Bergamo) si è laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano e ha poi svolto attività di ricerca dottorale e post-dottorale in biologia evolutiva e filosofia della biologia negli Stati Uniti, presso l’American Museum of Natural History di New York. Pievani ha ricoperto posizioni accademiche in Italia, tra cui quella di professore associato all’Università degli Studi di Milano-Bicocca e, dal 2012, è professore ordinario all’Università di Padova, dove detiene la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche. Pievani è stato anche presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica dal 2017 al 2019, il primo filosofo a ricoprire questa carica.

Telmo Pievani è anche un prolifico autore, con più di 350 pubblicazioni nazionali e internazionali tra cui libri come Introduzione alla filosofia della biologia (Laterza, 2005), Imperfezione. Una storia naturale (Cortina, 2019), Serendipità (Cortina, 2021). A lui è stato dedicato anche un asteroide: 120098 Telmopievani, in segno di prestigio scientifico