La leucemia mieloide acuta è un tumore del sangue che prende origine dal midollo osseo. Come viene spiegato dall’Istituto Superiore di Sanità si tratta della forma di leucemia acuta più frequente negli adulti e viene definita acuta perché progredisce rapidamente. La malattia prende di mira in particolare le cellule immature, dette “blasti”, che stanno per dare origine ai granulociti, un tipo di globuli bianchi, il cui numero cresce quindi eccessivamente nel sangue e nel midollo osseo.
I sintomi della leucemia mieloide sono i seguenti: pallore, stanchezza, affanno, sudorazione eccessiva, febbre, perdita di peso, infezioni frequenti, facilità alla formazione di lividi e al sanguinamento dal naso o dalle gengive, macchioline rosse o viola sulla pelle, dolori ossei e articolari, senso di pienezza o disagio addominale causato dall’ingrossamento di milza e fegato. I sintomi si sviluppano nell’arco di poche settimane e peggiorano con l’aumentare del numero di blasti nel sangue. In casi rari possono verificarsi anche disturbi neurologici.
La leucemia mieloide acuta è causata da una mutazione del DNA delle cellule staminali del midollo osseo che producono globuli rossi, piastrine o globuli bianchi. Questo cambiamento fa sì che le cellule staminali producano un numero eccessivo di blasti che non possiedono ancora le proprietà necessarie per combattere le infezioni. Poiché il numero di blasti aumenta, la quantità di globuli rossi e di piastrine diminuisce causando molti dei sintomi tipici della leucemia. Non è ancora possibile stabilire cosa esattamente provochi questa mutazione, ma sono stati identificati, sempre secondo quanto riferisce l’Istituto Superiore di Sanità, diversi fattori di rischio.