Il progetto che nasce da un team di quattro giovani 

Si chiama 'Immuni' ed è stata partorita dalla società hitech milanese Bending Spoons. Ecco l'app per il tracciamento del coronavirus che ha ricevuto il via libera del commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, con un'ordinanza, la numero 10/2020, pubblicata in Gazzetta Ufficiale. La funzione è di far luce sui contatti per monitorare la diffusione del virus, in particolare, dal 4 maggio in poi. Tramite Bluetooth è possibile fare una sorta di identikit delle persone per risalire agli eventuali contagiati, facendo ricorso a codici identificativi comunque anonimi.

 Il via libera del governo Conte è arrivato con l'ordinanza siglata da Arcuri, che dispone "di procedere alla stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d'uso sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito" proprio con la Bending Spoons. L'azienda lo ha fatto – si sottolinea – "esclusivamente per spirito di solidarietà e, quindi, al solo scopo di fornire un proprio contributo, volontario e personale, utile per fronteggiare l'emergenza da Covid-19 in atto".

 In sostanza, la società "ha manifestato la volontà di concedere una licenza d'uso aperta, gratuita e perpetua" al commissario Arcuri e alla presidenza del Consiglio dei ministri, inclusi "il codice sorgente e tutte le componenti applicative facenti parte del sistema di contact tracing già sviluppate". "Sempre a titolo gratuito", la Bending Spoons "ha manifestato la propria disponibilità a completare gli sviluppi informatici che si renderanno necessari per consentire la messa in esercizio del sistema nazionale di contact tracing digitale".

 L'idea è del team guidato da quattro giovani italiani, Luca Querella, Francesco Patarnello, Luca Ferrari e Matteo Danieli, che si sono conosciuti in Danimarca per ragioni di studio e poi si sono trasferiti a Milano. Ingegneri focalizzati sulle Tlc con una passione per il grande schermo, accompagnati da una serie di esperti ad ampio spettro. Il nome dell'azienda, partita come una startup da Copenaghen, Bending Spoons, cioè 'piegare i cucchiai', deriva da una scena del film capolavoro Matrix. La sede è in corso Como, nel cuore della movida, con 140 dipendenti, la maggior parte dei quali under 30. Al centro dello statuto – si legge – "lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico e nello specifico di applicativi e soluzioni informatiche". Un focus, insomma, sulle app. Come quella per il tracciamento del Covid-19.

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