Il Presidente dell'Istituto di Previdenza: diversi attacchi hanno creato forti disfunzioni
Sito in down, si prega attendere. Una attesa durata settimane e la chance per i lavoratori autonomi penalizzati dal Covid-19 si è trasformato subito in un incubo per l'Inps: il sito ha ricevuto un boom di richieste per il bonus da 600 euro e il portale è andato in tilt. Dalle prime ore di ieri mattina risultava molto difficile accedervi, poi poco prima delle 12 il blocco totale. "Al fine di consentire una migliore e più efficace canalizzazione delle richieste di servizio, il sito è temporaneamente non disponibile", era il messaggio che campeggiava nell'homepage. Dopo le 17 diventava di nuovo accessibile, ma con rallentamenti enormi dovuti alla mole di richieste, arrivate a picchi di 300 domande al secondo nel primo giorno disponibile.
"Purtroppo negli ultimi giorni abbiamo ricevuto diversi attacchi da parte di hacker che hanno creato delle forti disfunzioni", svelava all'ora di pranzo il presidente Pasquale Tridico, che ha provato per tutta la giornata a tamponare una situazione che diventa subito un caso. Per questo motivo si è avvertito poi che il sito aprirà con modalità diverse: la mattina, dalle 8 alle 16, a patronati e consulenti, dalle 16 in poi anche ai cittadini. Le domande arrivate ieri sfiorano quota 340mila, l'attesa è per 5 milioni, in arrivo da liberi professionisti e co.co.co, autonomi iscritti alle gestioni speciali, stagionali del turismo, lavoratori agricoli, addetti dello spettacolo. Categorie di che già dalla tarda sera del 31 marzo hanno intasato il sito, causando il prevedibile collasso del sistema e la rabbia di moltissimi utenti, che denunciano 'scambi di persona' con accessi che risultano effettuati con nomi diversi da quelli reali dei richiedenti. "Chi visitava la sezione My Inps, accedeva infatti al profilo di altri cittadini eparliamo di dati sensibili", denuncia l'associazione Codici. E il Garante della Privacy Antonello Soro rilancia: "Questo data breach è gravissimo, siamo molto preoccupati, avvieremo i primi accertamenti per verificare se possa essersi trattato di un problema legato alla progettazione del sistema o se si tratti invece di una problematica di portata più ampia". E se Tridico rassicura sul fatto che l'attacco hacker è stato gia "scudato", senza "effetti compromettenti", Anonymous ironizza: "Vorremmo prenderci il merito di aver buttato giù il vostro sito web, ma la verità è che siete talmente incapaci che avete fatto tutto da soli, togliendoci il divertimento".
Sul papà del Reddito di cittadinanza si è scatenata però la bufera politica. "Sito Inps in tilt. Non ci voleva uno scienziato per capire che sarebbe andata così", attacca la Lega, mentre Forza Italia e Fratelli d'Italia chiedono direttamente le dimissioni di Tridico. Il Pd parla di caso "intollerabile" e chiede di coinvolgere i commercialisti, mentre Italia Viva denuncia una "grave violazione della privacy".
Il premier Giuseppe Conte 'assolve' l'Inps parlando delle centinaia di domande al secondo e avvisa Salvini durante il tavolo a Palazzo Chigi: "Questo è soffiare sul malcontento, una cosa diversa dal confronto". Se il sito è in tilt è in tilt", avrebbe replicato il leader della Lega. Al momento l'unica notizia positiva sembrano i fondi: le risorse per il bonus ci sono e saranno rimpinguate fino alla fine dell'emergenza.
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