La titolare dell'Istruzione: "Attualmente più di 6,7 milioni di alunni è raggiunto, attraverso mezzi diversi, da attività didattiche a distanza"
Coronavirus e anno scolastico: si verso una Esame di Stato con commissione interna e presidente esterno. Questo l'orientamento della ministra dell'Istruzione Azzolina nell'informativa al Senato sulle iniziative concernenti la prosecuzione dell'anno scolastico.
"Voglio ribadire, con chiarezza, un aspetto fondamentale. Si tornerà a scuola se e quando, sulla base di quanto stabilito dalle autorità sanitarie, le condizioni lo consentiranno". Così la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, nell'informativa al Senato sulle iniziative concernenti la prosecuzione dell'anno scolastico. "Tuttavia, il servizio di istruzione è un servizio pubblico essenziale costituzionalmente garantito. Per questo abbiamo subito sollecitato l'attivazione di forme di didattica a distanza. Con l'obiettivo di garantire il diritto allo studio, ma anche e soprattutto la vicinanza ai nostri studenti e alle loro famiglie. È una scelta a mio avviso obbligata. Non abbiamo alternative se vogliamo stare accanto ai nostri allievi", aggiunge.
L'ESAME DI STATO
"In merito agli esami di Stato abbiamo più volte ribadito la necessità, come chiedono anche gli studenti, ai quali va il mio abbraccio più grande, di predisporre le modalità che garantiscano un esame serio, che tenga conto dello sviluppo reale degli apprendimenti. Questo approccio non vuole essere finalizzato alla rigidità formale, al contrario intende volgere alla valorizzazione dei percorsi di ognuno, attraverso lo strumento più idoneo per tutti" le parole della ministra. "Proprio per questo motivo, anticipo sin d'ora quella che può essere una diretta conseguenza di questo approccio di , che riguarda la composizione delle commissioni d'esame per la scuola secondaria di II grado. Il mio orientamento è di proporre una commissione formata da soli membri interni, con presidenti esterni. Da un lato, ciò vale a tutelare gli apprendimenti effettivamente acquisiti. Dall'altro, un presidente esterno si fa garante della regolarità dell'intero percorso d'esame" ha detto la titolare dell'Istruzione.
DIDATTICA A DISTANZA
"Attualmente più di 6,7 milioni di alunni è raggiunto, attraverso mezzi diversi, da attività didattiche a distanza" ha detto la ministra. "Posso annunciare di aver stamani firmato il decreto ministeriale di ripartizione tra le istituzioni scolastiche delle risorse, per un totale di 43,5 milioni di euro. Vi è di più. Il decreto-legge citato ha previsto, come ripreso in altri passaggi del mio intervento, uno specifico stanziamento di euro 85 milioni per l'anno 2020 al fine di consentire alle istituzioni scolastiche di dotarsi immediatamente di tutti gli strumenti utili per l'apprendimento a distanza e agli studenti meno abbienti di poterne fruire. Ha anche disciplinato le modalità di acquisto delle piattaforme e dei dispositivi necessari alla didattica a distanza. Inoltre, il Ministero dell'istruzione assegna comunque alle istituzioni scolastiche statali le risorse finanziarie per i contratti di supplenza breve e saltuaria"