Far crescere organi umani all'interno di animali per poi trapiantarli nei pazienti: adesso questa possibilità non è più così remota
Svolta nel mondo della scienza. Per la prima volta sono stati creati in laboratorio degli embrioni di pecora contenenti anche cellule umane. Questi embrioni ibridi contengono precisamente una cellula umana su 10mila. Per i ricercatori il risultato spiana la strada alla possibilità di far crescere organi umani all'interno di animali al fine di trapiantarli poi nei pazienti. In pratica, l'obiettivo ultimo sarebbe di creare organi umani con l'unico fine di donarli ai pazienti che hanno bisogno di trapianti; e – spiega il Guardian – questi organi verrebbero fatti crescere utilizzando nella procedura proprio le cellule dei pazienti in attesa di donazione, in modo da azzerare le possibilità di rigetto del trapianto. La ricerca è stata condotta da scienziati statunitensi e giapponesi e presentata nel fine settimana alla riunione annuale della American Association for the Advancement of Science ad Austin, in Texas.
Il dottor Pablo Ross dell'Università della California Davis, con la sua squadra, aveva già introdotto cellule staminali umane in embrioni di maiali, producendo embrioni ibridi maiale-uomo con una cellula umana su 100mila. Adesso ha applicato la tecnica alle pecore, riuscendo ad aumentare la presenza di cellule umane a una su 10mila. Secondo Ross, citato dal Guardian, per garantire il funzionamento di questo approccio per i trapianti sarebbe necessario circa l'1% di cellule umane nell'embrione. Agli scienziati è stato consentito di far sviluppare gli embrioni soltanto per 28 giorni, 21 dei quali all'interno dell'animale, mentre secondo il dottor Hiro Nakauchi dell'università di Stanford risultati più convincenti arriverebbero da un esperimento più lungo, fino a 70 giorni.
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