Zika, virus ‘esplosivo’: attesi 3-4 milioni di casi

L'Oms ha convocato per il primo febbraio una riunione d'emergenza per decidere se proclamare un'emergenza mondiale

Il virus Zika è passato dall'essere una minaccia lieve a una "di proporzioni allarmanti". Non usa mezzi termini la direttrice generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Margaret Chan, che ha convocato per il primo febbraio una riunione d'emergenza per affrontare il caso e decidere se proclamare un'emergenza mondiale, come avvenne nel caso di Ebola. L'Oms ha previsto fino a "3-4 milioni" di possibili contagiati nelle Americhe aggiungendo che uno studio che sarà pubblicato a breve suggerisce una correlazione fra Zika e microcefalia in Brasile dove finora sono stati rilevati oltre un milione e mezzo di casi e oltre 4.180 casi di microcefalia. "Voglio essere chiara: la relazione fra il virus Zika e le malformazioni non è stata ancora stabilita" ma questa relazione "è altamente sospettata", ha dichiarato Chan.

Proprio ieri dalle autorità sanitarie del Salvador è arrivato l'allarme più drastico, con la richiesta di rinviare di ben due anni eventuali gravidanze. Stessa cosa in Colombia, dove ci si limita a consigliare di aspettare fino a luglio prima di concepire un figlio.

Intanto aumentano i casi registrati in diverse parti del mondo, quattro anche in Italia (di cittadini rientrati dal Brasile). Una donna del Minnesota recentemente tornata da un viaggio in Honduras è risultata positiva al test. La ministra francese della Sanità, Marisol Touraine, ha raccomandato oggi alle donne in gravidanza di rimandare eventuali viaggi in programma nei dipartimenti francesi d'oltremare nei Caraibi (cioè Guyana, Martinica e Guadalupe) visto il rischio costituito dall'epidemica di Zika. "Questa epidemia è seria", ha detto la ministra in un'intervista rilasciata a France Info.

La malattia è ancora avvolta da molte incertezze. Gli esperti infatti hanno poche certezze: "Non sappiamo ancora se il virus oltrepassi la placenta e generi o provochi la microcefalia, ma pensiamo che comunque abbia un ruolo e su questo non ci sono dubbi", ha detto Marco Espinal, un esperto dell'Oms, durante il meeting di Ginevra.