Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione di GO 2025!, la prima Capitale europea della Cultura transfrontaliera, tra Gorizia in Italia e Nova Gorica in Slovenia. “In un mondo caratterizzato da crescenti tensioni e conflitti, dall’abbandono della cooperazione come elemento fondante della vita internazionale, Slovenia e Italia hanno saputo dimostrare che è possibile scegliere la via della cooperazione“, ha detto il capo dello Stato.
#GO2025: il Presidente #Mattarella 🇮🇹 viene accolto a Villa Vipolže dalla Presidente della Repubblica di #Slovenia Nataša Pirc #Musar 🇸🇮 pic.twitter.com/N15Kg3SZMQ
— Quirinale (@Quirinale) February 8, 2025
Mattarella: “Nulla può far tornare indietro la storia”
“Nella tragedia della Seconda guerra mondiale, un sopravvissuto ad Auschwitz, Roman Kent, ha osservato ‘non vogliamo che il nostro passato sia il futuro dei nostri figli‘. Con questo spirito abbiamo affrontato le pagine del dopoguerra, per scriverne una nuova. E nulla può far tornare indietro la storia che Slovenia e Italia hanno costruito e costruiscono insieme”, ha aggiunto poi Mattarella.
Mattarella: “Differenze hanno lasciato posto a fattori che uniscono”
“Le differenze, le incomprensioni, hanno lasciato il posto a fattori che uniscono. Questo esprime il grande valore storico dell’Unione Europea. Una cultura con tante preziose peculiarità nazionali, con più lingue, ma comune quella che, insieme, quest’anno le due città celebreranno”, ha proseguito ancora il presidente della Repubblica.
Mattarella: “Convivenza e accoglienza valori contro oscurantismo guerra”
“Sconfitti gli orrori dell’estremismo nazionalista, che tanto male ha prodotto in Europa, riemergono i valori della convivenza e dell’accoglienza. Sono i valori che possono opporsi all’oscurantismo della guerra e del conflitto che si è riproposto con l’aggressione russa all’Ucraina”, ha dichiarato poi Mattarella. “Essere capitale europea della cultura transfrontaliera, la prima, significa avere il coraggio di essere portatori di luce e di fiducia nel futuro del mondo, dove si diffondono ombre, incertezze e paure. Significa indicare una strada di autentico progresso. È un compito che comincia oggi e per il quale mi affianco, con sincera amicizia, alla Presidente Pirc Musar nell’augurarvi ogni successo”, ha concluso il Capo dello Stato.