I leader di Pd ed M5S si sono ritrovati per la consegna delle firme a sostegno del referendum contro l'Autonomia differenziata

È sceso il gelo tra i leader di Pd ed M5S, Elly Schlein e Giuseppe Conte, che si sono ritrovati in piazza Cavour, davanti al palazzo della Corte di Cassazione, per la consegna delle firme a sostegno del referendum contro l’Autonomia differenziata, senza neanche stringersi la mano. Il presidente del M5S è arrivato al momento della foto di gruppo con gli altri leader, sindacati e associazioni del comitato già in posa sulla scalinata, ed è andato via poco dopo aver parlato con un gruppo di cronisti, senza scambiare neppure una parola con la segretaria del Pd.

Cassazione - Consegna delle firme per il referendum cotro l’Autonomia differenziata
Cassazione – Consegna delle firme per il referendum cotro l’Autonomia differenziata

In Cassazione 1,3 milioni firme referendum

Oltre un milione e trecentomila di firme sono state raccolte a sostegno del referendum contro l’Autonomia differenziata e vengono oggi consegnate in Cassazione dal comitato promotore presieduto dall’ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick. In piazza Cavour presenti per l’occasione rappresentanti di partiti, sindacati e associazioni che hanno contribuito alla raccolta firme: dalla segretaria del Pd Elly Schlein, al presidente M5S Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola  Fratoianni per Avs, il segretario di Più Europa Riccardo Magi e Maria Elena Boschi di Iv, oltre al segretario generale della Cgil Maurizio Landini e Ivana Veronese della Uil. 

Magi: “Destra comincia ad avere paura, non tocchino firme digitali”

“Questa mattina abbiamo consegnato in Cassazione le firme per il Referendum contro l’Autonomia differenziata. Per noi è molto importante che la prossima primavera sia una primavera nella quale i cittadini italiani possano esprimersi direttamente votando i referendum, da quello sull’autonomia differenziata a quello sulla cittadinanza su cui la raccolta firme è ancora aperta. I referendum su cui i cittadini comprendono esattamente su cosa devono dire sì o no facciano vivere la democrazia e aiutino anche il parlamento a funzionare meglio. Per la destra invece i referendum ‘iniziano a essere troppi’ e a dare fastidio. Non potevamo aspettarci nulla di diverso: hanno paura”. Così su X il segretario di Più Europa Riccardo Magi, dopo la consegne dalle firme sul referendum sull’autonomia in Cassazione. “Qualcosa mi dice che saremo costretti nelle prossime settimane e nei prossimi mesi a difendere questo spazio di partecipazione, a difendere la firma digitale, a difendere il referendum e la democrazia”, conclude.

 Fratoianni: “Ricacciare indietro disegno che polverizza unità Paese”

“Oggi il comitato promotore consegna un numero importante di firme dei cittadini di questo Paese per cancellare una pessima controriforma: l’Autonomia differenziata spaccherà l’Italia. E questo governo è pronto ad appesantirne ulteriormente gli effetti”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs parlando con i cronisti davanti alla Cassazione dove il comitato promotore del referendum “per l’unità nazionale e contro il ddl SpaccaItalia” ha depositato un milione e 291mila 488 firme raccolte in due mesi (737.573 firme su modulo cartaceo e 553.915 firme su piattaforma online). “Circolano voci che stia per arrivare un documento dove addirittura – prosegue il leader di SI – si differenziano servizi e diritti su base geografica. Vogliono addirittura tornare alle gabbie salariali, una vera e propria vergogna. Oggi con queste firme e con questo referendum ci auguriamo che la risposta popolare della società italiana sia forte e determinata per ricacciare indietro – conclude Fratoianni – una controriforma che polverizza l’unità del Paese”.

Zaia: “3 ottobre data importante, si incardina programma lavori”

La Lega però tira dritto. Il governatore del Veneto Zaia infatti ha ribadito proprio stamattina che il percorso per attuare la riforma non subisce intoppi. “Il 3 ottobre è una data importante, visto e considerato che in quell’occasione immagino si andrà a incardinare il cronoprogramma dei lavori. La base di ragionamento saranno le prime 9 materie, dopodiché cercheremo di capire anche quali saranno le proposte del governo per il tramite del ministro Calderoli”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, all’aeroporto Marco Polo di Venezia, in occasione dell’inaugurazione della nuova tratta Venezia-Shanghai. “Io sono impaziente, perché con i fatti dimostreremo che non è la secessione dei ricchi, non è la volontà di lasciare qualcuno per la strada, non è la volontà di valorizzare solo una parte del Paese, ma sarà una grande opportunità per tutti”, ha aggiunto. “I Lep si stabiliranno in Parlamento entro 24 mesi grazie a questo governo che li ha resi obbligatori, fino a prima per decenni abbiamo sentito parlare della necessità di fare i Lep, ma mai nessuno ha fatto un provvedimento”, ha chiarito Zaia. 

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