L'ex presidente del Consiglio a LaPresse: "Concezione molto alta della politica
L’ex presidente del Consiglio e presidente della Commissione Ue, Romano Prodi, ha ricordato, a LaPresse Jacques Delors, nel giorno della sua scomparsa. “Delors aveva un concetto forte dell’Europa sia dal punto di vista politico, sia etico. Per lui l’Unione Europea era il necessario destino per la pace e lo sviluppo e per la cancellazione di tutte le tragedie del passato. Quindi una concezione della politica molto alta davvero, al di là della retorica” ha detto Prodi.
La sua eredità
L’eredità di Delors nell’Europa di oggi? “Molto spesso i figli, non dico rovinano, ma non sono all’altezza dell’eredità dei padri. Questa è l’onesta riflessione che devo fare dell’Europa di oggi, ma non per la colpa dei singoli, ma proprio perché è caduta quella spinta fra l’etica e la politica che guidava Delors” ha sottolineato Prodi alla domanda su quale eredità ci lasci oggi il politico ed economista francese lasci sull’ idea di Europa così come la stiamo vedendo in questo momento. Spinta che guidava “anche i due più grandi leader europei, come Helmut Kohl e Francois Mitterand, che gli hanno permesso di costruire i primi gradini dell’Unione europea. Perché senza quella armonia fra la Commissione europea, Francia e Germania, sarebbe stato impossibile fare ciò che ha fatto Delors. Jacque Delors è riuscito ad averli con sé nell’idea di futuro”, ha concluso Prodi.
Patto Stabilità, Prodi: “Delors sarebbe dispiaciuto per posizione divergente Italia”
Sul Patto di stabilità “l’Italia non ha mai avuto una posizione come quella di oggi, mai. Jacques Delors avrebbe avuto un grande dispiacere nel constatare questa posizione così divergente dell’Italia. L’Italia è stata sempre una forza indispensabile perché la volontà europea prendesse corpo, invece oggi “avviene nonostante l’Italia” ha sottolineato Prodi sulla posizione assunta oggi dall’Italia sul Patto di stabilità.
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