Il Presidente della Repubblica: "Violenza su donne intollerabile, politica chiamata a responsabilità"
Società, politica, tecnologia, violenza contro le donne. Tanti i temi toccati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso tenuto al Quirinale in occasione dello scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile. “Si allargano intanto i divari sociali: alle vecchie diseguaglianze se ne aggiungono di nuove, nei campi del digitale e della conoscenza. E stridono le gigantesche ricchezze appannaggio di pochi a fronte del disagio di tanti, con una distanza mai prima registrata né in Italia né altrove” ha detto il Capo dello Stato.
“Penso che sia utile riflettere sul filo che lega eventi diversi. Sarebbe un errore tenerli del tutto distinti o considerarli soltanto come la coincidenza di sfortunate contingenze: vanno invece, valutati nel loro insieme ed esaminati con altri fattori, a partire dal prepotente avvento delle nuove tecnologie, tra cui spicca l’enorme potenziale dell’intelligenza artificiale. Tutto questo ci pone di fronte a ciò che appare come un tornante della storia. Un cambiamento che mette in discussione i precedenti equilibri, i modelli di sviluppo: quelli sociali, quelli culturali e persino quelli antropologici” ha proseguito. “Il modello culturale occidentale, particolarmente quello europeo, che è stato costruito a presidio di questi valori appare, quindi, sfidato. Pertanto contrastare quel che può insidiare le nostre libertà è, oggi, l’impegno prioritario che si pone davanti a noi” sottolinea Mattarella.
Poi l’appello alla politica: – “Il combinato di tecno-scienze e dei mutamenti nella architettura economico-finanziaria può produrre disorientamento e sconvolgimenti ben superiori a quelli che si manifestarono all’inizio dell’Ottocento con la prima rivoluzione industriale. Questa rivoluzione è enormemente più profonda, più veloce, globale. Il cambiamento in atto presenta potenzialità e rischi. Ha effetti concreti sulla vita delle persone. Tocca diversi ambiti e pone interrogativi nuovi che hanno profili giuridici, economici, sociali: rappresentano la sfida più alta sulla quale la politica è chiamata a esercitare la sua responsabilità”.
L’affondo contro la violenza sulle donne
“Occorre contrastare con forza, e insieme, i fenomeni di violenza che si manifestano in vari ambiti della società, in particolare scuote le nostre coscienze – ed è intollerabile – la violenza degli uomini sulle donne. Senza dimenticare che un forte, efficace, contrasto viene fornito dalle tante, diffuse e preziose forme e iniziative di solidarietà, il cui messaggio di esempio, nella narrazione dei media e dei social, finisce sovente per essere oscurato” ha sottolineato Mattarella.
“Equilibrio poteri e ruolo Parlamento garanzia libertà”
“Nel patrimonio comune del nostro popolo, nelle coscienze degli italiani, sono radicati i principi e i valori che danno senso all’idea di libertà così come ce la presenta la nostra Costituzione, di cui abbiamo celebrato i 75 anni. La libertà come premessa di pace, giustizia, uguaglianza, democrazia, coesione sociale, dialogo, tolleranza, solidarietà. Dal rispetto della libertà di ciascuno discendono le democratiche istituzioni, l’equilibrio fra i poteri, il ruolo fondamentale del Parlamento, l’imparzialità, principio guida della pubblica amministrazione, unitamente al suo dovere di efficienza e competenza. Su queste qualità, su questi doveri della funzione pubblica, si fonda la garanzia di libertà dei cittadini e dunque la loro fiducia nelle istituzioni” ha poi continuato Mattarella.
“Guerre hanno sgretolato convinzione pace acquisita”
La guerra “che da due anni coinvolge l’Europa e che, con l’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia – con un immenso numero di vite umane perdute e immani distruzioni inferte al territorio – ha improvvisamente sgretolato la convinzione che la pace nel nostro continente, dopo la tragedia dei due conflitti mondiali, fosse acquisita una volta per tutte” ha aggiunto. Il Capo dello Stato si è soffermato anche sulla “guerra che, da settimane, infiamma il Medio Oriente, con la sanguinosa e brutale aggressione terroristica di Hamas a Israele e le azioni militari a Gaza, che stanno costando un numero inaccettabile di vittime civili, in uno scenario che rende sempre più grave la situazione umanitaria in quei territori”.
IA, Mattarella: “Regole per evitare che pochi gruppi condizionino democrazia”
“Va considerato che la gestione delle tecnologie più avanzate è, nei fatti, patrimonio esclusivo di poche grandi multinazionali che, oltre a detenere una quantità imponente di dati personali – talvolta artatamente carpiti – possono condizionare i mercati, incluso quello che, abitualmente, loro stesse definiscono il mercato della politica” ha poi sottolineato Mattarella. “E’ inevitabile, verosimilmente, che gli operatori dominanti in questo settore – ha aggiunto – abbiano grandi dimensioni perché quelle attività richiedono capacità, dati, infrastrutture tecniche e risorse economiche che soltanto un numero estremamente ristretto di soggetti può assicurare ma vi è l’esigenza di regole, non ostacoli ma regole a garanzia dei cittadini, per evitare che pochi gruppi possano condizionare la vita di ciascuno di noi e la democrazia”.
“Dell’intelligenza artificiale bisogna anche valutare con attenzione gli effetti sul mercato del lavoro.Recenti studi prevedono che la diffusione dei sistemi di intelligenza artificiale generativa possa determinare l’automazione, almeno parziale, di ampia parte degli attuali posti di lavoro. L’automazione comporterà sicuramente anche la creazione di nuovi posti di lavoro ma in quale numero e a quale livello non è assolutamente prevedibile” ha precisato “Questo non può indurre a rifiutare di accogliere le nuove condizioni tecnologiche e le opportunità che esse offrono ma – ha aggiunto – porrà, con sempre maggior forza, l’esigenza di riqualificare e ricollocare i lavoratori dei settori in contrazione”.
“Attraverso un uso distorto della tecnologia, si riesce, già oggi, ad alterare, in maniera difficilmente avvertibile, dichiarazioni, video, filmati, tagliando brani, isolando frasi, rimontando abusivamente. Con l’intelligenza artificiale è possibile produrre scenari virtuali apparentemente credibili ma totalmente ingannevoli” ha sottolineato il Capo dello Stato. “È concreto il rischio di trovarsi a vivere in futuro in dimensioni parallele, in cui realtà e verità non siano distinguibili dalla falsità e dalla manipolazione: ne risulterebbe travolto lo spirito critico. E, con esso, la libertà che è alla base dei diritti di ciascuno”, ha sottolineato il Capo dello Stato.
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