Così il senatore del M5S nel giorno della commemorazione dell'ex presidente Napolitano
Il senatore Ettore Licheri, del Movimento cinque stelle, ricorda Giorgio Napolitano nel giorno della commemorazione al Senato dell’ex presidente della Repubblica. “Riconosco la sua profonda cultura, era un uomo attento, capace abile e di infinita cultura ma per noi resta sempre quell’uomo che si abbarbichò ad una ostinata refrattarietà, riottosità a tutto ciò che poteva essere ricondotto alla parola cambiamento. Mi riferisco al fatto che lui decise di traghettare l’Italia negli anni in cui erano più forti le istanze di cambiamento – dichiara Licheri -. Lui traghettò l’Italia negli anni di una tragica crisi istituzionale e quelle voci che arrivavano da un processo di riflessione civile lui le considerò quasi dei pericoli per la stabilità dello Stato. Non seppe leggere i cambiamenti o li interpretò in una ottica destabilizzante. Finì quindi per essere lui il difensore della Costituzione al punto da travalicarla smettendo piano piano i panni del rappresentante dello Stato per divenire esso stesso Stato. Una condizione che portò il New York Times a definirlo come ‘Re Giorgio’ e cioè un uomo che volle farsi Re per difendere la Repubblica da se stessa”.
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