Da rave party a dossier migranti e Ue

Il giorno della vittoria di Fratelli d’Italia alle politiche salì sul palco allestito al Parco dei Principi a notte fonda mostrando un cartello con sopra scritto ‘Grazie Italia’ e annunciando l’intenzione di voler governare “per tutti gli italiani, cercando di unire non dividere”. Da allora è trascorso un anno, e Giorgia Meloni è diventata la prima presidente donna del Consiglio dei ministri. In carica dal 22 ottobre 2022, giorno del giuramento al Quirinale, il governo a trazione FdI era pronto a soffiare sulla prima candelina domani, con un grande evento organizzato all’Auditorium della Conciliazione di Roma in cui avrebbe dovuto prendere la parola la premier e leader del partito di via della Scrofa per illustrare ‘un anno di risultati”, ovvero ‘come il governo sta facendo ripartire la Nazione’. La kermesse ‘L’Italia Vincente’, con eventi paralleli in tutte le regioni, è stata però rimandata in seguito alla scomparsa dell’emerito Presidente della Repubblica, Giorgia Napolitano. Celebrazioni e intervento della Meloni slitteranno perciò di qualche giorno, ma per l’occasione era già pronto un opuscolo di una trentina di pagine con un riassunto dei principali traguardi centrati dall’esecutivo.

Gli interventi per famiglie e imprese

Il libretto sottolinea che l’economia italiana “cresce più del previsto”, ricorda gli interventi presi in sostegno di famiglie e imprese, la lotta all’inflazione, la tassa sugli extraprofitti delle banche (su cui però il Governo proprio in queste ore è intervenuto attraverso un emendamento). Il tutto proprio mentre tra palazzo Chigi e Mef si studia il modo con cui far quadrare i conti in vista della prossima manovra che dovrà confermare il taglio del cuneo fiscale, e destinare risorse a sostegno di sanità e natalità. Tra i punti citati nel pamphlet spazio poi all’abolizione del reddito di cittadinanza associato al “boom di assunzioni” e al Decreto Lavoro approvato nel Consiglio dei ministri fortemente voluto da Meloni il 1 maggio, giorno della festa dei lavoratori. Ecco poi il capitoletto dedicato al tema migranti, probabilmente il dossier più delicato da gestire assieme a quello legato ai rapporti con Bruxelles. Nell’opuscolo di FdI tornano i punti cardine della linea Meloni, che punta su lotta agli scafisti e diritto a non emigrare, su regole più stringenti per le Ong, e sul Piano Mattei per l’Africa che la premier ha intenzione di presentare ufficialmente a novembre. Nessun accenno invece al Consiglio dei ministri riunitosi eccezionalmente a marzo nel palazzo municipale di Cutro dopo il naufragio di un caicco che provocò un centinaio di morti.

Kiev - La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontra Volodymyr Zelensky
Kiev – La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontra Volodymyr Zelensky

Il sostegno all’Ucraina

Risalto viene poi dato al sostegno all’Ucraina da parte di un governo “pienamente ancorato alla Nato e all’Occidente“. Sin dalle comunicazioni alle Camere – quelle in cui si presentò come “l’underdog” intenzionata a “stravolgere i pronostici” – Meloni ha d’altronde garantito il supporto dell’Italia contro l’aggressione della Russia. Una linea che si è tradotta con la visita a febbraio a Bucha, Irpin e Kiev dal presidente ucraino Volodymir Zelensky. Diverso il posizionamento in Europa, in virtù del fatto che Meloni è stata riconfermata alla guida dei Conservatori. “Difendere l’interesse nazionale sui principali dossier in discussione a Bruxelles” è sempre stato il ragionamento di fondo della premier, dal Pnrr (modificato in corso d’opera per “mettere al sicuro i fondi”) al Mes (ancora non ratificato) passando per la riforma del Patto di stabilità e ovviamente il tema migranti (l’accordo siglato con la Tunisia per bloccare le partenze) legato alla battaglia portata avanti per spostare il focus dell’Ue dai movimenti secondari a quelli primari. Nell’opuscolo di FdI si ricorda quindi la lotta alla mafia portata avanti dall’esecutivo (attraverso la difesa dell’ergastolo ostativo) e gli arresti negli ultimi mesi di più di mille mafiosi, tra cui il boss Matteo Messina Denaro, morto nella notte tra domenica e lunedì. Non poteva mancare un riferimento allo stop ai rave party illegali, primo provvedimento varato in Cdm. E nella lista che FdI cita nel suo dépliant, nonostante sia un tema bandiera della Lega, c’è anche l’autonomia differenziata che ha cominciato il suo iter parlamentare. Iter che dovrebbe andare in parallelo con quello delle riforme istituzionali, dossier (assieme a quello sul salario minimo) su cui Meloni ha deciso di ascoltare le opposizioni, incontrate alla Camera lo scorso maggio.

Gl incontri internazionali

Nell’anno trascorso a palazzo Chigi Meloni è stata spesso lontano da Roma per bilaterali e missioni internazionali (portando con sé in diverse occasioni la figlia Ginevra). Dalla Cop27 di Sharm El-Sheikh all’Assemblea generale dell’Onu a New York, la premier ha già girato praticamente mezzo mondo: ha preso parte a due G20 (Bali e Nuova Delhi), al G7 di Hiroshima (lasciato in anticipo per recarsi nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna), ha incontrato a luglio alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Tra le missioni organizzate in Italia, invece, da ricordare quella a Caivano e la più recente a Lampedusa assieme alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

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