Il ministro dell'Interno: "Lo Stato c'è anche se la mafia ancora non è stata sconfitta"
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi arrivato a Palermo si è fermato a deporre una corona di alloro ai piedi della stele in memoria delle vittime di Capaci, lungo l’autostrada A19. Poi nel giorno in cui si ricordano le vittime della strage di Capaci, nella quale persero la vita per mano della mafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, il ministro si è fermato, insieme al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, a Palazzo Jung per l’apertura del cantiere della sede nella quale sorgerà il Museo della memoria della lotta alle mafie dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Piantedosi: “Lo Stato c’è anche se la mafia ancora non è stata sconfitta”
“Quella di oggi è una celebrazione importante. Sono grato di essere qui oggi da ministro dell’Interno, in un anno importante per la lotta alla mafia. Anche oggi c’è stata un’importante operazione che segna e insegna che, anche se la mafia ancora non è stata sconfitta, lo Stato c’è”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parlando a margine della cerimonia di commemorazione, in occasione del 31esimo anniversario della strage di Capaci, dallo spiazzale antistante l’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata