La presidente della Scuola Nazionale dell'Amministrazione all'apertura dei lavori: "In Italia strategia di prevenzione, serve cooperazione tra Paesi"

L’India, che detiene quest’anno la Presidenza del G20, intende dedicare particolare attenzione al settore della lotta alla corruzione, come fatto dall’Italia durante la nostra Presidenza nel 2021, ed ha deciso di affidare al nostro paese il ruolo di Co-presidente del relativo gruppo di lavoro e di chiamare la Prof.ssa Paola Severino, presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, già Ministro della Giustizia e rappresentante speciale anticorruzione dell’OSCE, a tenere l’intervento di apertura alla cerimonia di lancio in programma a New Delhi il 1° marzo. La delegazione italiana sarà guidata dalla Professoressa Severino con la partecipazione del presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Giuseppe Busia e del presidente delle sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti Mauro Orefice.

Il G20 Anti-Corruption Working Group

Il G20 Anti-Corruption Working Group (ACWG) venne istituito dal Vertice di Toronto nel 2010. Nel tempo, è divenuto un foro di riferimento per l’armonizzazione normativa sul piano dei principi tra gli ordinamenti delle principali economie mondiali. La sua composizione è multidisciplinare (ministeri Esteri, Interno, Giustizia, Autorità Anticorruzione) e i suoi lavori si avvalgono del contributo tecnico delle Organizzazioni internazionali (UNODC, OCSE, WB, FMI, GAFI). Le priorità della Presidenza indiana sono ambiziose: rafforzare la cooperazione internazionale nella lotta alla corruzione, con particolare attenzione alle confische, fortificare le autorità di prevenzione e contrasto alla corruzione sul piano dell’integrità e consolidare il ruolo delle autorità di Audit nei processi di trasparenza ed integrità del settore pubblico.

L’Italia intende puntare l’attenzione sulle nuove forme della “corruzione liquida” che emergono nell’economia globalizzata, specialmente l’uso strumentale ad opera delle mafie che utilizzano modalità corruttive per infiltrarsi nella pubblica amministrazione e negli appalti pubblici e ricorrono al riciclaggio per inserirsi nell’economia legale.

La prima riunione del gruppo di lavoro anticorruzione (ACWG) si tiene questa settimana vicino New Dehli. Dalla sua istituzione il Gruppo ha permesso l’adozione di 25 set di principi e standards, oltre a numerosi documenti guida e compendi. Il Gruppo di Lavoro è impegnato nel negoziato tecnico sui documenti di policy presentati dalla presidenza indiana e proseguirà i suoi lavori in ulteriori riunioni in presenza in India nei prossimi mesi.

Severino: “In Italia strategia di prevenzione, serve cooperazione tra Paesi”

Aprendo i lavori del G20 anticorruzione, Paola Severino ha dichiarato: “L’Italia ha fortemente sviluppato una strategia di prevenzione della corruzione, piuttosto che concentrarsi principalmente sull’approccio repressivo, come avveniva in passato”. “Un approccio preventivo è, infatti, cruciale nella lotta alla corruzione poiché sono in gioco la fiducia dei cittadini, l’efficacia delle istituzioni, lo sviluppo economico e la sicurezza dello Stato, e un intervento repressivo ex post non può inibire le conseguenze nefaste della corruzione”, ha osservato l’ex Guardasigilli. 

“Particolare attenzione va data anche a specifiche, nuove forme di corruzione: siamo pienamente consapevoli che forme e manifestazioni del fenomeno sono in continua evoluzione, e nuove vulnerabilità (come ad esempio a seguito della crisi pandemica) aumentano le opportunità e gli incentivi. Le nuove sfide richiedono quindi un impegno più forte da parte dei governi e delle società civili per affrontarle a livello globale”, ha aggiunto. “L’odierna economia globalizzata ha introdotto nuove e sofisticate forme di corruzione, sempre più legate a reati gravi, anche utilizzando la corruzione per facilitare e consentire l’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore pubblico e privato”, ha proseguito Severino.

“La corruzione è infatti un fenomeno multiforme con una forte dimensione transnazionale. Per questo motivo è importante coordinare gli sforzi a livello internazionale e sovranazionale per produrre standard giuridici e regole comuni per combattere la corruzione – ha insistito Severino – È quindi necessaria un’ulteriore armonizzazione giuridica, sia a livello di hard che di soft law, attraverso strumenti giuridici vincolanti e non vincolanti, seguendo il percorso indicato dall’ACWG, nei suoi High-Level Principles. Finora sono stati compiuti molti passi avanti, ad esempio nel campo del whistleblowing a livello europeo, ma permangono ancora molte criticità, come ad esempio per quanto riguarda l’effettiva tutela della titolarità effettiva, le porte girevoli, la regolamentazione delle lobby e soprattutto il conflitto di interessi, considerando che la maggior parte i comportamenti corruttivi dipendono principalmente dalla confusione tra interesse pubblico e privato”.

Per una lotta alla corruzione a livello internazionale, ha precisato l’ex ministra, “è fondamentale consentire ai paesi di affrontare la corruzione a livello operativo attraverso l’assistenza tecnica e gli sforzi di rafforzamento delle capacità. In questa prospettiva, i programmi di cooperazione e collaborazione sono cruciali per sostenere i paesi che combattono la corruzione e promuovono il buon governo. Il buon governo, lasciatemi sottolineare questo concetto, comprende un governo aperto, al fine di promuovere la trasparenza, la responsabilità, la partecipazione civica e l’integrità”. “Le riforme sono necessarie e, in molti casi, sono state attuate, con diversi gradi di successo. Le riforme, però, vanno misurate, per accertare la portata dell’impatto sull’agenda globale delle strategie sviluppate dal Gruppo di Lavoro Anticorruzione negli ultimi 12 anni”, ha aggiunto. 

E il futuro? “Per quanto riguarda il futuro, siamo chiamati ad affrontare nuove sfide, che non possiamo ignorare. In primo luogo, il tema della misurazione della corruzione che, nonostante i forti progressi compiuti negli ultimi anni, rappresenta ancora una criticità”, e poi “il rapporto tra genere e corruzione. Il G20 nel suo piano d’azione anticorruzione 2022-2024 ha identificato alcune questioni trasversali. È essenziale migliorare la nostra comprensione dei legami tra genere e corruzione per identificare i modi per prevenirla e affrontarla, compresi i modi in cui la corruzione può colpire le donne e gli uomini in modo diverso, e continueremo a promuovere la parità di genere e l’emancipazione delle donne, integrandolo nella legislazione pertinente, nello sviluppo delle politiche, nella ricerca, nei progetti e nei programmi, a seconda dei casi e in conformità con i principi fondamentali del diritto interno”, ha concluso Severino. 

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