"Onore a chi ha servito con coraggio e altruismo, auguri a chi prosegue il suo cammino!" scrive il fondatore e garante sul suo blog. Conte assicura: "Aperti alla società civile, ma sulla regola del doppio mandato non ha deciso Beppe"
Continuano gli incontri e gli scontri tra le forze politiche impegnate nella campagna elettorale con il risiko delle alleanze che pian piano va delineandosi in vista del prossimo 25 settembre quando gli italiani saranno chiamati alle urne per le elezioni politiche. Beppe Grillo è tornato a parlare con un post sul suo blog dal titolo “L’Italia si desti” in cui ha puntato il dito contro gli ammutinati del Movimento.
“Non esiste un vento favorevole per chi non sa dove andare, ma è certo che per chi va controcorrente il vento è sempre sfavorevole. Sapevamo fin dall’inizio di dover combattere contro zombie che avrebbero fatto di tutto per sconfiggerci o, ancor peggio, contagiarci. E così è stato: alcuni di noi sono caduti, molti sono stati contagiati. Ma siamo ancora qui, e alla fine vinceremo, perché abbiamo la forza della nostra precarietà: siamo qui per combattere, non per restare, e questa nostra diversità è spiazzante per gli zombie”, ha tuonato il garante e fondatore.
“Compiangiamo chi di noi è caduto e non ha resistito al contagio. Ma soprattutto ringraziamo chi di noi ha combattuto e combatte ancora. Per alcuni è il tempo di farlo con la forza della precarietà, perché solo così potremo vincere contro gli zombie, di cui Roma è schiava. Onore a chi ha servito con coraggio e altruismo, auguri a chi prosegue il suo cammino! Stringiamoci a coorte! L’Italia ci sta chiamando”, ha poi concluso Grillo.

Nelle ultime ore sono arrivati gli annunci di D’Incà e Crippa che hanno deciso di lasciare i Cinque Stelle. “Non posso che prendere atto delle insanabili divergenze tra il mio percorso e quello assunto nelle ultime settimane dal Movimento 5 Stelle, che oggi lascio”, ha spiegato in una nota il ministro Federico D’Incà. Parole a cui hanno fatto eco quelle dell’ormai ex capogruppo alla Camera Davide Crippa: “Non comprendo più il progetto politico, troppo instabile, troppo volubile e spesso contraddittorio”, si legge su Facebook
La mattinata si è invece aperta con la lunga intervista rilasciata dal leader grillino, Giuseppe Conte, al Fatto Quotidiano. L’ex premier è tornato a parlare del rapporto con il fondatore. “Ha sempre espresso la sua opinione, consapevole che la decisione sulla votazione o meno degli iscritti spettava a me”, ha sottolineato l’avvocato del popolo negando che con la decisione di non ammettere deroghe alla regola del doppio mandato Grillo si sia imposto anche su di lui.
La mattinata si è invece aperta con la lunga intervista rilasciata dal leader grillino, Giuseppe Conte, al Fatto Quotidiano. L’ex premier è tornato a parlare del rapporto con il fondatore. “Ha sempre espresso la sua opinione, consapevole che la decisione sulla votazione o meno degli iscritti spettava a me”, ha sottolineato l’avvocato del popolo negando che con la decisione di non ammettere deroghe alla regola del doppio mandato Grillo si sia imposto anche su di lui.

“Non è così”, assicura. Con Grillo “abbiamo sempre ragionato assieme anche su eventuali deroghe alla regola per salvaguardare l’esperienza di alcuni portavoce”, aggiunge. “Di certo si tratta di una regola fondativa: ne capisco la filosofia e comprendo la posizione di Grillo, che è il custode dei princìpi”.
“Pubblicamente avevo aperto alla possibilità di una consultazione in Rete degli iscritti sul tema, ma la politica non può essere un mestiere”, ha aggiunto. “Detto questo, con la crisi di governo il quadro è cambiato: non sarebbe stato serio ridiscutere la regola in prossimità del voto. Non ci sarebbero state la serenità e l’obiettività necessarie. E poi la deroga solo per alcuni rischiava di innescare una logica da ‘fedelissimi di Conte’, mentre io voglio solo fedelissimi del M5S. In questi brutti giorni in cui abbiamo ministre che cambiano bandiera per Calenda – conclude riferendosi a Gelmini e Carfagna – noi diamo un segnale rivoluzionario al Paese di coerenza e di rispetto degli impegni”.
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