Ucraina, Draghi a Palmanova: “Aiuti subito perché il bisogno è ora”

Ucraina, Draghi a Palmanova: “Aiuti subito perché il bisogno è ora”

Il premier in visita alla sede della Protezione Civile da cui sono partiti sostegni al popolo ucraino

Li aiuti “sono cruciali” e se devo essere erogati “direttamente o attraverso una procedura vengano dati subito perché il bisogno è ora”. Il premier Mario Draghi visita la sede di Palmanova (Udine) della Protezione civile, da dove oggi è partito un carico di aiuti per l’Ucraina, sottolinenando l’efficienza del sistema Protezione civile e la disponibilità e l’entusiasmo con cui gli italiani stanno accogliendo chi fugge dalla guerra. Il Friuli Venezia Giulia è in prima linea nell’accoglienza ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra, che arrivano in Italia principalmente dai confini di Fernetti (Trieste) e Tarvisio (Udine). Migliaia di persone in transito in regione, solo una piccola fetta si è fermata trovando accoglienza da parenti e amici, grazie anche al sistema messo in atto da Regione e Prefetture, col coinvolgimento dei Comuni. Il Friuli rappresenta il primo ‘baluardo’ dell’accoglienza e Draghi ha voluto anche rendere omaggio agli sforzi del territorio. Il premier è arrivato a Palmanova poco dopo le 14, ad accoglierlo il governatore, Massimiliano Fedriga, il vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, i prefetti di Udine e Trieste assieme a tanti volontari. Dopo una breve riunione operativa, un ulteriore tavolo tecnico, quindi il presidente del consiglio ha salutato i volontari schierati nel piazzale, per poi assistere alla partenza dei mezzi diretti in Ucraina. Si tratta di quattro camion che trasportano farmaci e presidi sanitari: depositeranno in un hub a Suceava, in Romania, il materiale raccolto dalle Regioni. Li sarà ritirato da mezzi ucraini. “La visita qui è fonte di conforto – scandisce Draghi -. L’accoglienza, l’organizzazione, l’entusiasmo di questi volontari dimostrano che possiamo contare su una struttura efficiente funzionante, moderna che è la Protezione civile”. Il premier non ha dubbi: “La decisione fondamentale che il governo ha preso è di ascoltare gli italiani, la disponibilità, l’entusiasmo, l’accoglienza, la loro bontà. Il sostegno all’accoglienza non mancherà”. “Il modo con cui abbiamo reagito a tutte le emergenze degli ultimi due anni – aggiunge – è stato quello di integrare le decisioni del Governo con quelle delle Regioni e dei Comuni. Questa alleanza istituzionale, questo aver imparato a lavorare insieme, è un patrimonio che non dobbiamo dimenticare e che dobbiamo tenere L’accoglienza dei quasi sessantamila ad oggi e chissà quanti dopo sarà un’altra emergenza in cui questa unità sarà fondamentale”.

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