La parole del rieletto sindaco all'indomani della vittoria: "Non escludo collaborazioni ma serve serità"
Vittoria netta quella di Beppe Sala alle elezioni amministrative del 4 ottobre a Milano, con un 57,7% di voti ottenuti. Staccato alle sue spalle Luca Bernardo della Lega, che non va oltre il 31,9% Il sindaco bissa così il successo di cinque anni fa, quando nel giugno 2016 vinse al ballottaggio contro il candidato di centrodestra di allora Stefano Parisi. “Alla fine, rispetto al primo turno dello scorso mandato, ho preso un quarto dei voti in più. Lo dico anche per l’orgoglio di aver convinto un quarto dei miei elettori in più, ma dato che il tema dell’astensionismo è un tema dico che chi ha avuto fiducia in me è andato a votare. L’astensionismo non sta a casa nostra”, ha detto il candidato vincitore nella conferenza stampa di Palazzo Marino.
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Grande soddisfazione anche per il largo successo del fronte di centrosinistra in tutti i nove Municipi del milanese: “Credo sia una vittoria storica, perché abbiamo la duplice combinazione di aver vinto come sindaco di Milano di centrosinistra e al primo turno in 9 municipi. Ci fa ben sperare, ci responsabilizza eccome e ci mette in condizione di lavorare tanto”. Il centrosinistra ha dunque strappato ben cinque comuni al centrodestra, passando dal parziale di 4-5 del 2016 al 9-0 ddel 2021.
Nonostante il superamento della soglia del 50% di voti, Sala non chiude la porta alla collaborazione con altre forze politiche per comporre quella che sarà la sua giunta: “La collaborazione è obbligatoria, perché sarà molto difficile per tutti noi gestire un periodo così difficile. Dobbiamo trovare strade innovative, non sono tempi normali che meritano il solito tran tran. Quindi, serve la collaborazione di tutti. La accetto volentieri anche dalle altre forze politiche, chiedo solo serietà. Chiedo con il nostro lavoro venga contestato ma non schernito, perché non lo merita chi lavora”.
Nella conferenza stampa di Sala è arrivata anche la conferma della sua numero due: “Confermo che la vicesindaca sarà ancora Anna Scavuzzo e che rispetteremo la parità di genere”. Infine, Sala ha espresso la volontà di organizzare un incontro con il premier Mario Draghi per discutere della gestione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Milano: “”Il Pnrr non è solo una sigla e solo soldi. Ai ministri che mi hanno chiamato per congratularmi, ho detto che Milano richiede chiarezza, non tanto un dialogo privilegiato ma si dice pronta a discuterne. Il Pnrr è l’ombrello sotto il quale sta l’azione con cui trasformeremo la città. Sarei felice se il presidente del Draghi, compatibilmente con i suoi impegni, potesse venire in città in tempi brevi”.
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