Il leader di Italia Viva commenta il lungo post del Premier su Facebook

“Conte ha calato le braghe totalmente. Ci ha dato ragione anche sul terzo settore, che uomo incredibile”. Il lungo post Facebook del presidente del Consiglio è stato pubblicato da pochi minuti e Matteo Renzi si affretta a commentarlo con i suoi. Il leader di Italia Viva è convinto di aver segnato un punto importante, sul Recovery plan come sul “rafforzamento” della squadra di Governo, diventato “imprescindibile” nelle parole del premier, ma invita le truppe a tenere alta la guardia. “Il post va nella direzione delle cose che abbiamo chiesto sul Recovery, ma attendiamo di leggere le carte. La politica parla per documenti, per atti e non per post”, è la linea. Dopo lo stallo degli ultimi giorni, però, dei piccoli segnali di disgelo ci sono. Sul Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, è il ragionamento, si potrebbe riaprire la trattativa complessiva. Partire dai contenuti del Recovery, per arrivare poi ad affrontare in modo concreto il tema del ‘rimpastone’, la cui necessità è stata messa per la prima volta nero su bianco dal premier.

Se davvero questa fosse la strategia, potrebbero anche allungarsi i tempi per arrivare al Consiglio dei ministri. Le delegazioni hanno già iniziato un secondo giro di incontri con Roberto Gualtieri. Oggi è toccato a Pd e M5S e domani toccherà agli altri. I Dem si dicono “soddisfatti” della nuova bozza: giusto dare più peso agli investimenti rispetto ai bonus e bene i fondi in più per la sanità. Quanto al premier, al Nazareno apprezzano che, dopo le parole di Nicola Zingaretti, Conte abbia preso in mano l’iniziativa e ora si attende l’evoluzione degli eventi. Anche il M5S definisce “migliorato” il Pnrr e rivendica le indicazioni accolte, anche se non mancano le “preoccupazioni” per un “movimento troppo schiacciato su Conte” che sul Recovery “ha lasciato fare tutto al Pd con Gualtieri, Amendola e Provenzano”.

Domani sarà il turno di Iv e Leu. Dopo, i partiti avranno 48 ore di tempo per proporre a al ministro dell’Economia ulteriori correzioni di rotta. A quel punto, un incontro ‘politico’ tra il premier e gli alleati – e non è escluso che siano i leader a sedere al tavolo – dovrebbe servire a blindare un accordo su temi e nomi. I più audaci scommettitori del Palazzo azzardano quindi che, a patto siglato, Conte potrebbe dimettersi per procedere a un rimpasto e dare vita al Conte ter. “Se il premier non lascia, chi lo dice ai ministri che devono fare un passo indietro?”, è il ragionamento. Il totonomi di giornata, in ogni caso, non manca. Secondo le ultime voci di ‘radio Transatlantico’ Ettore Rosato potrebbe andare al Viminale (dal momento che dal Quirinale non si vedrebbe di buon occhio un cambio alla Difesa, come pure agli Esteri o all’Economia) e nelle mire di Iv sarebbe anche il ministero del lavoro, con Maria Elena Boschi pronta a sostituire nunzia Catalfo. A quel punto il M5S proverebbe a prendere per sé il Mit, con il vice Giancarlo Cancelleri candidato ‘naturale’. Il ‘borsino’ della crisi resta comunque in costante aggiornamento. Oggi, comunque, la consapevolezza trasversale è una sola: “al voto non si va”.

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