Il leader della Lega scende in campo in prima persona sulla “riorganizzazione” delle deleghe

Stretta finale per il rimpasto nella giunta della Regione Lombardia, con l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, nel mirino delle critiche per le parole sui vaccini e da settimane al centro della futura ‘riorganizzazione’ delle deleghe. Ieri è sceso in campo in prima persona il leader della Lega, Matteo Salvini, che al termine di un incontro in Regione con le associazioni dei maestri di sci ha sottolineato che “entro poche ore” sarà definita la nuova squadra. “Sono contento perché stiamo lavorando e conto che chiuderemo in queste ore, non litigando ma anzi su un rilancio. Non faccio nomi, non faccio cognomi, non do meriti e non do demeriti. Dieci milioni di lombardi avranno una squadra di eccellenza che garantirà che il 2021 sia l’anno del rilancio, della salute, del lavoro, della scuola e della Lombardia motore d’Europa”. Salvini ha parlato di “poche ore” rimarcando la differenza con il Governo: “Noi non la facciamo lunga come il duello rusticano Conte-Renzi-Di Maio-Zingaretti, per quello che mi riguarda al 99% è già chiusa, con una squadra d’eccellenza, e quindi dalla settimana prossima si corre”. Il leader leghista non ha voluto confermare l’ingresso, di cui si parla da giorni, dell’ex ministro ed ex sindaca di Milano Letizia Moratti, proprio al Welfare, ma ha spiegato: “Se ci sarà, io ci ho lavorato quando era sindaco, è donna, manager, assolutamente in gamba. Io le sono grato soprattutto per l’impegno che ha dedicato e continua a dedicare a San Patrignano, che è vittima di infamie in questi giorni, e che invece secondo me è un’eccellenza a livello non italiano ma mondiale. Se sarà parte della squadra, sono convinto che la lotta alla droga e a ogni genere di droghe sarà uno degli impegni prioritari suoi e di tutto lo staff”.

Nessuno, ha poi aggiunto, viene sacrificato, “si fa semplicemente un salto in avanti. Il 2020 è stato un anno tragico per tanti, ora noi vogliamo correre”. Un ‘decisionismo’, quello di Salvini, che viene criticato dal capogruppo M5S in Regione, Massimo De Rosa: “Salvini ha di fatto commissariato Fontana. Il nome della Moratti viene imposto ai lombardi e credo che a nessun lombardo sarebbe mai venuto in mente di chiamare l’ex sindaco per uscire dall’emergenza, così violenta e mal gestita in Lombardia. Diciamo pure che non abbiamo più nessuna speranza per il futuro”.

Di tutt’altro avviso il leader leghista: “Guardo al futuro con ottimismo. Ci è scoppiata una bomba in casa e io ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a spegnere l’incendio, dalla comunità medica, scientifica, ai sindaci di ogni colore politico, alle associazioni di volontariato, ai cittadini, agli studenti che più di altri stanno soffrendo. Guardiamo avanti, costruiamo il futuro: guardiamo al 2021 con la Lombardia motore d’Italia. La nuova squadra avrà l’ok di tutti”. Salvini ha soprattutto spiegato che sarà una riorganizzazione in termini di competenze e di deleghe. “Più forte è la squadra e meglio viaggia la Regione Lombardia. Se fosse un rimpastino alla Conte-Renzi, dove dobbiamo trovare due poltrone per qualcuno che altrimenti si lamenta, sarebbe frustrante”. “I ruoli – ha concluso – li decide il presidente Fontana. A me da milanese farebbe piacere avere Letizia Moratti in squadra”.

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