Roma, 6 nov. (LaPresse) – Nemmeno la pandemia blocca la rabbia sui social network. Che esplode durante la diretta streaming dell'informativa alla Camera del ministro della Salute, Roberto Speranza, sull'emergenza Coronavirus e le misure stabilite nel nuovo Dpcm. La pagina Facebook ufficiale di Montecitorio, infatti, è stata letteralmente presa d'assalto con insulti, parolacce e accuse all'indirizzo dell'esponente di governo. In un colloquio con LaPresse, il sociologo e professore di sociologia del lavoro, Domenico De Masi, analizza dal punto di vista scientifico il fenomeno, rispondendo alla domanda se questa rabbia della Rete può trasformarsi anche in violenza fisica. "Finora si è limitata a manifestazioni di piazza, a vetrine rotte, insomma cose che accadono 'di solito' quando c'è in atto un conflitto – spiega l'esperto -. Certo, c'è un tentativo concentrico di dire che tutto dipende dal governo, come se non ci fosse il Coronavirus anche in tutti gli altri Paesi". (Segue)

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata