La decisione dettata dal mancato pagamento da parte dei parlamentari pentastellati
Lo strappo di Alessandro Di Battista, poi l'affondo di Davide Casaleggio che 'chiude i rubinetti' al M5S e, a causa dei mancati contributi dei parlamentari, taglia servizi ed eventi legati alla piattaforma Rousseau. Il Movimento vive uno dei momenti più difficili della sua storia, dilaniato dallo scontro tra le correnti interne e 'azzoppato' nell'uso della piattaforma digitale, un tempo cuore della sua 'rivoluzione'.
Il giorno dopo l'attacco, le parole di 'Dibba' si rincorrono nelle chat. Sull'ex deputato che ha pronosticato per il M5S "la fine dell'Udeur" e definito "la morte nera" l'alleanza con il Pd piomba una pioggia di critiche. "Non sono d'accordo con Di Battista. Faccio difficoltà a comprendere il perché di questa voglia di indebolire il movimento, il governo e il presidente del Consiglio. A noi non interessa per niente la gestione del potere – mette in chiaro Stefano Patuanelli – Alessandro può venire al Mise a vedere cosa facciamo". Anche Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, non gradisce: "Vogliamo tutti bene ad Alessandro, ma sentirsi dire che siamo dei poltronari, quando si sta qui per raggiungere dei risultati per i cittadini, può dare un po' fastidio", taglia corto.E ancora: "Udeur? Morte nera? Non stiamo giocando agli strateghi", gli fa eco il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia. Con Di Battista si schierano solo i fedelissimi Barbara Lezzi e Ignazio Corrao. "Il M5S ha rinunciato all'essere un'alternativa e, per tenere il passo, anziché porsi da esempio, sta piano piano mutuando le caratteristiche degli altri partiti. Nessuna rivoluzione, nessun cambiamento. Solo omologazione – tuona l'ex ministra del Sud – solo chi non conosce Alessandro Di Battista ed il suo amore per il M5S può credere che l'espressione legittima del suo pensiero sia mirata ad indebolire il governo e il M5S. È il contrario". La pensa come lei Corrao: "Oggi siamo (o stiamo diventando) gli stessi dinosauri che combattevamo", sentenzia.
La situazione, insomma, si avvicina – e molto – a uno strappo irreparabile, a quella 'scissione' da giorni sussurrata nei corridoi dei Palazzi. "E' pronto all'addio, ha già in mente un suo progetto e alcuni lo seguiranno", è il refrain che si sente ripetere all'interno del Movimento. Di Battista, in serata, tornando in tv, prova a rassicurare i 'governisti'. "Se mi interessa che questo governo prosegua? Assolutamente sì", assicura, ma per quanto riguarda un'alleanza strutturale e organica con il Pd, "questo finirà per indebolire il Movimento 5 Stelle" e portare "al ritorno del bipolarismo. Questo sarà estremamente negativo soprattutto per il M5S". Se si andrà verso una legge elettorale proporzionale, è l'indicazione "è evidente che si debbano rafforzare le singole identità dei vari partiti". Quanto a un ritorno in politica 24 ore su 24, spiega, tutto dipenderà dagli Stati Generali. "Se dovesse uscire una linea maggioritaria, che rispetterei, evidentemente prenderei delle altre strade. Io non ho degli incarichi di governo, per quanto mi riguarda la politica significa solo Movimento 5 Stelle. Per ora è inutile fare una politica dei se e dei ma", sottolinea.
Nonostante le difficoltà, prova a tenere insieme il Movimento Luigi Di Maio che, nonostante le difficoltà, si professa "ottimista". Il MoVimento "ce la farà – assicura – Negli ultimi otto anni abbiamo affrontato anche momenti difficili, ma siamo sempre riusciti a rialzarci. Volevo dirvi che ce la faremo, volevo dirvi di non scoraggiarvi, di guardare sempre avanti e mai indietro".
In realtà la situazione è molto tesa anche con Davide Casaleggio. Il figlio del creatore di Rousseau ha deciso di mettere in atto quanto aveva annunciato in caso di un mancato allineamento delle rendicontazioni: "Con enorme dispiacere siamo costretti a comunicare che, alla luce dell’attuale situazione economico-finanziaria aggiornata a seguito dell’ultima tranche di versamenti in scadenza nella giornata del 30 settembre, siamo costretti a procedere alla sospensione di alcuni servizi e all’annullamento di attività e/o iniziative programmate per il trimestre ottobre – dicembre 2020", comunica l'associazione attraverso un post sul blog delle stelle. Rinviato perché "economicamente insostenibile", quindi, l'evento del Villaggio Rousseau 'Le Olimpiadi delle Idee' in agenda per il 4 ottobre. Per lo stesso motivo, disdetto l'affitto di parte dell'ufficio di Milano. Sospeso lo sviluppo di nuove funzionalità digitali per Comuni e progetti di legge. In tanti, dentro il Movimento, non apprezzano. Soprattutto quanti hanno sempre rendicontato. "Così ci dà il colpo di grazia – spiega un big – azzoppa la creatura di suo padre in un momento difficile. E Grillo dov'è?".
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