La sindaca dovrà sottoporsi al giudizio dei militanti attraverso la piattaforma Rousseau
E' ufficiale: Virginia Raggi vuole il bis in Campidoglio. Era nell'aria, da quando Beppe Grillo pubblicò l'ermetico sonetto di Franco Ferrari, tutto in dialetto romanesco, dal titolo 'Virgi, Roma nun te merita' (Virginia, Roma non ti merita). Poco meno di un mese ed ecco l'annuncio, dopo quel 'Vado avanti' che non aveva né confermato né smentito la sua ricandidatura. Nella consueta riunione del lunedì con i consiglieri di maggioranza, la prima cittadina pentastellata scioglie quindi le riserva, pronta per la corsa verso palazzo Senatorio. "Non ci sto ad apparecchiare la tavola per far mangiare quelli di prima – ha ribadito Raggi ai suoi – Sono convinta che dobbiamo andare avanti".
Presa la decisione, che vede – fino a prova contraria – il sostegno dei big del Movimento 5Stelle, da Alessandro Di Battista a Vito Crimi a Luigi Di maio, si attende il via libera definitivo di Grillo, che con quel sonetto in romanesco ha lasciato il suo pensiero alla libera interpretazione. Superato quello che in casa Raggi non definiscono uno scoglio – piuttosto un sì incondizionato – la ricandidatura dell'avvocato romano dovrà passare per il voto sulla piattaforma di Rousseau. Secondo lo statuto pentastellato infatti per la Raggi non sarebbe consentito il terzo mandato, dopo per ricoperto il ruolo di consigliera all'opposizione quando era sindaco Ignazio Marino e poi come guida del Campidoglio. Per questo la consultazione online sarebbe stata avanzata dai vertici, aprendo – in caso di ok dai militanti – la strada anche per un ritorno in Parlamento di Di Maio e Fico.
E se da M5S Roma arrivano gli attestati di stima, tra un plauso generale, l'annuncio non viene preso bene dagli alleati di governo. "Apprendiamo che Virginia Raggi si ricandida a governare (male) Roma – scrive su Twitter Ettore Rosato presidente di Iv – Ne prendiamo atto, chiaro che Italia viva sarà da un'altra parte. Questa città ha bisogno di autorevolezza, visione, efficienza e trasparenza, tutto quello che non si è visto negli ultimi anni". Bocciatura sonora anche dal Pd che con Andrea Orlando prende le distanze dalla candidata pentastellata alla guida della città eterna: "La Raggi ha annunciato la sua ricandidatura promuovendo il suo operato. Nulla di personale ma noi diamo un altro giudizio. Roma merita di più e qualcosa di molto diverso da questi questi anni. Per questo il Pd lavora per costruire un progetto alternativo". E' sarcastico invece Filippo Sensi, deputato del Pd, che cinguetta: "Ma quindi gli autobus a fuoco erano gli effetti speciali per l'annuncio della lieta novella?". L'ex portavoce di Matteo Renzi infatti fa riferimento ai tre mezzi Atac che oggi sono andati in fiamme in tre diverse strade della capitale, fortunatamente senza feriti. Il Pd romano, per bocca di Giulio Pelonzi, non usa mezze parole: "Pessima notizia. #Raggi si candida di nuovo a sindaco. Liberiamo #Roma da questo incubo. Al lavoro per evitare a Roma altri 5 anni di nulla #maancheno". Bocciata anche dalle opposizioni la ricandidatura: "Grillini bugiardi su limite ai mandati. Lei patetica non andrà al ballottaggio e Roma la boccerà severamente #fallita", sentenzia il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. Stesso mood dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: "Oggi va in frantumi anche la regola dei due mandati del M5S, che da 'movimento dei cittadini' diventa il partito dei nuovi politicanti. La ricandidatura di Virginia Raggi a sindaco però è un'ottima notizia: i romani potranno dire con il loro voto come giudicano il lavoro di questa amministrazione grillina. Finalmente…".
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