Roma, 27 apr. (LaPresse) – “Le indicazioni del premier Giuseppe Conte al Paese continuano a risultare confuse e inutilmente punitive. Ancora una volta il governo tratta gli italiani come bambini, affidandosi ai divieti invece che al senso di responsabilità largamente dimostrato dai cittadini. Non si capisce perché tutta Europa abbia iniziative di riapertura più veloci e più facili da capire, fondate sulle regole del distanziamento, mentre noi siamo fermi alla burocrazia delle autocertificazioni. Siamo meno capaci di disciplina dei francesi o degli spagnoli? Non è vero. Lo abbiamo dimostrato. Sarebbe ora di riconoscerlo a tutti. Sarebbe ora di fondare i progetti per il futuro su un nuovo rapporto di fiducia tra l’autorità pubblica e il Paese reale, così come fa tutto il Continente, scommettendo sulla prudenza e sull’intelligenza dei cittadini anziché su un groviglio di editti che pretendono di normare tutto e riescono solo a rallentare, confondere, deprimere le energie degli italiani. E’ una correzione di marcia da produrre subito, anche in vista della fase della ricostruzione che prima o poi dovrà arrivare. Senza un progetto concreto e chiaro di cambiamento, fondato sulla condivisione anziché sulla paura, che ce ne faremo dell’enorme massa di denaro che chiediamo all’Europa? Mi chiedo se questo governo sia capace di produrre un salto di qualità di questo tipo: il nebbioso avvio della Fase 2 non depone a suo favore”. Così Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, in una nota.

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