Roma, 26 apr. (LaPresse) – "Un’altra conferenza stampa in cui 'gettiamo le basi per la ripartenza del Paese…'. Le nostre proposte erano più coraggiose e non che ci aspettavamo questa eccessiva timidezza. Ormai le task force sono 15 e le conferenze stampa del premier 20, eppure ancora manca l’essenziale: un’idea complessiva per ripartire, in sicurezza s’intende. Avremmo voluto, sempre mettendo al primo posto la salute, cominciare ad aprire gli spazi aperti per i bambini dai primi di maggio, la certezza per i ragazzi con disabilità di tornare alla vita, la possibilità, almeno da giugno, di autorizzare le attività ricreative ed i servizi educativi per la fascia d’età 0-6. E poi di incentivare e rafforzare tutte le forme di sostegno alla famiglia, i congedi parentali e le politiche per consentire alle famiglie di poter vivere con tranquillità. Abbiamo anche chiesto, purtroppo senza successo, di riaprire le chiese alle messe e non solo ai funerali. Non siamo soddisfatti sul posticipo delle riaperture al 18 maggio del commercio. Insomma, da domani si riapre troppo poco, ci voleva più coraggio". Lo scrive su Facebook il capogruppo di Italia viva, Davide Faraone.

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