Nuove tensioni nel governo. Cantone: "È vero, la norma non funziona. Ma va rivista, non abolita". E il ministro dell'Interno rivede la sua posizione
È sul reato di abuso d'ufficio che scricchiola, per l'ennesima volta, il governo gialloverde. Prima lo scontro tra i vicepremier, poi la marcia indietro per far calmare le acque. Se per Matteo Salvini il reato andrebbe abolito, Luigi Di Maio non è per nulla d'accordo. Nonostante questo "il governo va avanti", assicura il pentastellato. "Ma a un patto: più lavoro e meno stronzate". Così il ministro dell'Interno ridimensiona e, appigliandosi alle parole di Raffaele Cantone, sostiene che la norma vada rivisitata. Per la soddisfazione del collega pentastellato.
Il primo attacco di Salvini – Il ministro dell'Interno crede che l'abuso d'ufficio immobilizzi i sindaci delle città italiane. "Io voglio scommettere sulla buona fede degli italiani, degli imprenditori, degli artigiani, dei sindaci. Abbiamo una burocrazia e una paura di firmare atti, aprire cantieri. Se per paura che qualcuno rubi blocchiamo tutto allora mettiamo il cartello affittasi ai confini dell'Italia e offriamoci alla prima multinazionale cinese che arriva. Se uno ruba e lo becco lo metto in galera e se ruba da pubblico ufficiale paga due volte. Ma non possiamo per presunzione di colpevolezza bloccare tutto".
La reazione di Di Maio – Ma il leader del M5s è incredulo: "Come si fa a dire che si vuole dare battaglia alla mafia e alla camorra con un decreto e poi subito dopo incitare all'abolizione del reato di abuso d'ufficio? Dov'e la logica? È un reato in cui cade spesso chi amministra, è vero, ma se un sindaco agisce onestamente non ha nulla da temere". E nopn risparmia una frecciata sul caso Siri: "Non è togliendo un reato che sistemi le cose. Ma che soluzione è? Il prossimo passo quale sarà? Che per evitare di far dimettere un sottosegretario togliamo il reato di corruzione?".
L'opinione di Cantone – Nel dibattito interviene anche Raffaele Cantone: "Il tema va posto perché c'è una questione che riguarda l'abuso ufficio: ci sono troppi procedimenti cominciati a fronte di poche condanne. C'è qualcosa che non funziona e va rivisto". Ma precisa: "La norma non si può abolire ma il tema si pone perché spesso costituisce un alibi per le inerzie della pubblica amministrazione".
La marcia indietro di Salvini – Per rassicurare l'alleato di governo, il viceministro leghista ha sposato le parole del presidente dell'Anticorruzione: "Pienamente d'accordo con Cantone, bisogna modificare la norma sull'abuso d'ufficio per punire i veri colpevoli ma lasciare lavorare serenamente cittadini, sindaci, imprenditori e funzionari pubblici". Poi si rivolge a Di Maio: "Farà muro sul tema dell'abuso d'ufficio? "Lo dica al suo presidente del Consiglio. È il presidente del Consiglio che ha detto che bisogna rivedere l'abuso d'ufficio, perché sta bloccando il Paese. Quindi, si mettano d'accordo tra di loro".
Ma l'essere passato da "abolire" a "modificare" ha rassicurato il pentastellato: "Quando un ministro come Salvini dice che vuole abolire l'abuso di ufficio e ha un governatore indagato per quel reato per me sta dando un pessimo segnale a tutto il Paese. Non è un attacco a Salvini, sto cercando di farlo ragionare: mi fa piacere che abbia fatto marcia indietro".
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