Nel mirino un emendamento che modifica il reato: "Norma 'salva-leghisti'"

Le commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera hanno approvato l'emendamento riformulato sulla prescrizione che ne determina l'entrata in vigore dal primo gennaio 2020. Sull'emendamento al Ddl Anticorruzione c'è il parere favorevole del relatore e del Governo. Bocciati tutti i ricorsi ai 15 emendamenti dichiarati inammissibili e depositati su questa materia.

Nel frattempo crescono i dubbi dell'opposizione su un emendamento alla legge che modifica il reato di peculato, che, secondo Alessia Morani, "contiene una bella legge ad personam". "Si tratta – spiega in un video l'esponente della presidenza del gruppo Pd alla Camera – dell'emendamento alla legge 'Spazzacorrotti', l'1.61. che modifica il reato di peculato. Chi è che ha un'accusa di peculato nella maggioranza? C'è qualche leghista. Mi viene in mente il capogruppo Molinari o il vice-ministro del governo Rixi. Questo emendamento modifica la norma in modo che se i fondi in questione sono stati utilizzati sulla base di una legge o di un regolamento, magari di una regione, non c'è più reato. Quindi questa norma – se oggi quelli che urlano 'onestà' dopo che l'hanno accantonata e quindi presa in considerazione, la approvano – cancella il reato di peculato per qualcuno". "Siamo oltre il condono fiscale, oltre il condono edilizio, oltre il condono per le banche: siamo alle leggi ad personam. Mi domando con quale coraggio il Movimento 5 Stelle pensa di approvarla: si fermino finché sono in tempo", conclude.

Dello stesso avviso Franco Vazio, che stronca tutto l'impianto del ddl. "Il ministro Bonafede l'ha annunciata come lo 'Spazza corrotti', come la legge che avrebbe risolto il tema legalità e la trasparenza nella Pubblica amministrazione. Quella che invece si sta esaminando in Commissione alla Camera è una legge di riforma pessima, che si porta dietro il più abominevole colpo di spugna salva Lega che mai si era visto", dice il vicepresidente della commissione Giustizia. "E' una legge – continua – che cancellando l'istituto della prescrizione, come confermato da magistrati, giuristi e avvocati, di fatto abolirà la presunzione d'innocenza e renderà eterni i processi, costringendo gli imputati a una gogna infinita e le parti lese a un'attesa senza fine per ottenere ragione delle loro pretese. Nessuna misura vera di prevenzione alla corruzione, ma solo invenzioni giuridiche che scardinano lo stato di diritto, principi e garanzie fondamentali". "Gli emendamenti che sono i piovuti in Commissione sul reato di peculato e sulla prescrizione cancelleranno però anche processi, imputazione e condanne pronunciate a carico proprio di quei leghisti che avevano osteggiato questa riforma; leghisti poi folgorati sulla 'via di Damasco' nel momento in cui, per effetto di un vero e proprio  'pactum sceleris', hanno visto le loro accuse e le loro condanne 'mondate' da uno splendido colpo di spugna. Questo è il Governo del cambiamento. Non altro", conclude.
 

 

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