Nella relazione del Mit viene giudicato "verosimile" che al primo maggio 2019 le autostrade non saranno in regola con gli obblighi normativi

Pile e viadotti con coefficienti di sicurezza troppo esigui e stabilità precaria delle strutture. Il Mit lancia l'allarme sulle condizioni dei viadotti delle autostrade A24 e A25 e raccomanda a Strada Parchi di limitare il traffico in alcuni settori. Per i tecnici del ministero, che hanno eseguito sopralluoghi su 87 viadotti, "il decadimento manutentivo riscontrato è tale da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguato standard di sicurezza con il regolare transito della circolazione". Nella relazione del Mit viene giudicato "verosimile" che al primo maggio 2019 le autostrade non saranno in regola con gli obblighi normativi.

Il ministro Danilo Toninelli ha dichiarato che si tratta di "una delle più gravi eredità lasciate dai governi precedenti". Rispondendo al question time del Senato l'esponente del M5S ha rivendicato di non essersi limitato alla verifica "diretta e personale" sulle infrastrutture, ma di essere intervenuto "con l'anticipazione dal 2021 al 2018, e quindi con l'utilizzo immediato, dei 192 milioni di euro previsti per la messa in sicurezza dei viadotti". Fondi che però sarebbero al momento bloccati, secondo quanto ha detto l'ad della concessionaria, Cesare Ramadori. "Il ministro ha detto che ci sono 50 milioni disponibili nel 2018 e 142 milioni disponibili nel 2019, ma il suo direttore generale dice che questi soldi non sono disponibili e si rifiuta di approvare i progetti che abbiamo presentato", denuncia il numero uno di Strada dei Parchi parlando al Consiglio regionale dell'Abruzzo. Ramadori ha garantito "al cento per cento" la sicurezza dell'autostrada. "Se mi accorgo che un viadotto sta per crollare devo chiudere il viadotto, spetta a me – ha ricordato -. Se non ho questa convinzione non lo chiudo, perché posso essere accusato di interruzione di pubblico servizio. Se invece il ministro dice che l'autostrada è pericolosa, io chiedo al ministro di dirmi di chiudere l'autostrada".

Toninelli è tornato anche sulle disposizioni per gli sfollati di Genova. Con la riconversione del decreto-legge "ulteriori misure si aggiungeranno a sostegno del reddito dei lavoratori", ha spiegato. Gli emendamenti sulle coperture per i danni alle imprese, sono pronti e saranno votati lunedì, ha confermato invece il sottosegretario del Mit Edoardo Rixi. Si tratta, ha spiegato, di 30 milioni sulla cassa integrazione in deroga, altri 80 milioni per le imprese e altri 10 milioni circa da spalmare. Alle 9 di giovedì mattina nel capoluogo ligure sono iniziate le operazioni di recupero dei beni delle famiglie sfollate di via Porro a causa del crollo del ponte Morandi. Il governatore ligure Giovanni Toti ha ricordato che con il recupero degli oggetti degli sfollati "ora è chiusa l'emergenza abitativa".
 

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