Nel contratto Lega-M5S si parlerebbe di "giusto equilibrio tra il diritto all'istruzione e il diritto alla salute". Ecco cosa ne pensa il virologo

Quando sul contratto di Governo fra Lega e M5S circolano ancora solo voci e rumors, alcuni sembrano già punti fermi. Ci sarà un capitolo dedicato ai vaccini nel quale, pare, si parlerebbe di "giusto equilibrio tra il diritto all'istruzione e il diritto alla salute, tutelando i bambini in età prescolare e scolare che potrebbero essere a rischio di esclusione sociale a causa delle ultime disposizioni in materia di vaccini". A difendere senza mezze misure la necessità dell'obbligatorietà dei vaccini è, ancora una volta, il professor Roberto Burioni, volto rassicurante ma severo della divulgazione scientifica, docente di virologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che sui social network si spende per sensibilizzare le famiglie e chiarire i loro dubbi. Il professor Burioni ha commentato con LaPresse le indiscrezioni sul contratto Di Maio-Salvini.

Professore, la questione vaccini, che ormai da tempo è al centro delle cronache, è entrata prima in campagna elettorale e poi, almeno sembra, anche nel contratto di Governo. Cosa ne pensa?

"La trovo una cosa incredibile, mi stupisce tanto quanto lo avrebbe fatto l'entrata nel contratto di una discussione sull'esistenza della forza di gravità. Ma è successo, è andata così e dobbiamo confrontarci con la realtà".

L'obbligo vaccini, viste le posizioni di partenza di Lega e Movimento 5 Stelle, rischia di essere cancellato dal prossimo Governo.

"Spero prevalga la saggezza che indica che la legge sembra funzionare. Sarebbe un errore grave modificarla in corso d'opera, è più ragionevole vedere se funziona fra qualche tempo. Se non dovesse essere efficace, allora si potrebbe anche pensare di cancellarla, ma i numeri al momento sono univoci ed entusiasmanti. E' stato invertito un calo che durava da molti anni".

Nel punto dedicato ai vaccini, però, pare non si parli di abrogazione della Legge Lorenzin ma di trovare un equilibrio fra il diritto alla salute e quello all'istruzione.

"La formulazione è ambigua, perchè il diritto all'istruzione riguarda anche i bambini che non si possono vaccinare. Chi, per esempio, sta guarendo da una leucemia e per motivi medici non verrà vaccinato non può rischiare la vita a causa di scelte dovute alla superstizione. La scelta di non vaccinare non ha senso, è legata all'ignoranza e all'egoismo".

Esiste secondo lei un modo per rendere la Legge Lorenzin ancora più efficace?

"Certo, dovrebbero essere aumentate le sanzioni per chi non vaccina e l'obbligo andrebbe esteso anche a tutti i sanitari e ai bambini delle scuole elementari. Resto però dell'idea che non si possa pagare per sfuggire ad un dovere sociale, anche pagando non si può avere un comportamento pericoloso".

Nella discussione politica è entrata prepotentemente anche la questione migranti. Secondo lei i flussi degli ultimi anni hanno aumentato la necessità di vaccinazioni?

"Non si tratta solo delle migrazioni, ma più in generale del fatto che la gente viaggi e si sposti. Parlo del turismo: i batteri e i virus viaggiano tanto sui barconi quanto in prima classe sulle navi da crociera. Non a caso gli ultimi casi di morbillo sono stati rilevati proprio sui turisti".

Lei è un uomo di scienza e, giustamente, si basa su fatti e dati. Ma una mamma e un papà, soprattutto sentendo pareri così lontani fra loro, possono essere spaventati o dubbiosi. Cosa direbbe loro?

"Io sono un padre molto apprensivo, ma ho vaccinato mia figlia in tranquillità. I vaccini sono fra i farmaci più sicuri che abbiamo. Il pericolo maggiore lo si corre andando in auto da casa all'ambulatorio. Quindi il mio consiglio è: vaccinate i vostri bambini e guidate piano".

Tornando alla bagarre politica, lei ha rifiutato di entrarci attivamente fra le fila del Pd. A oggi se ne è pentito?

"Non guardo mai indietro e non riconsidero le mie scelte. Si va avanti. E politica continuo a farla, come ho sempre fatto".

Se davvero si realizzasse l'abrogazione della Legge Lorenzin, si tratterebbe della 'congiura dei somari'?

"Io valuto i fatti, sono un ottimista e non mi fascio la testa prima di essermela rotta. Non si può parlare di no vax e pro vax. E' come discutere del fatto che la Terra sia o no tonda. Lo è e basta, la maggior parte delle persone ne prende atto, alcuni bizzarri, per superstizione, credono a qualcosa di diverso. Chi rifiuta i vaccini rappresenta la parte più egoista, ignorante e oscurantista del nostro Paese. Spero che lo Stato e i nostri politici non si mettano dalla loro parte".
 

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