Cinquant'anni, laurea ad Harvard, è il primo ministro di un Paese dell'Europa meridionale a diventare presidente dell'Eurogruppo
Il ministro delle Finanze portoghese, Mario Centeno, è il nuovo presidente dell'Eurogruppo. Centeno era il candidato del Partito socialista europeo. Al termine della prima parte dell'Eurogruppo, il presidente uscente, Jeroen Dijsselbloem, ha fatto sapere che Centeno è stato eletto alla seconda votazione, senza fornire dettagli sui numeri. Fonti di Palazzo Chigi fanno trapelare soddisfazione per l'indicazione di Centeno.
Come è noto, sottolineano le stesse fonti, al nome del portoghese si è arrivati nei giorni scorsi, dopo il 'passo indietro' del ministro italiano Pier Carlo Padoan, titolare del dicastero di via XX settembre. Di Eurogruppo si era parlato in vari colloqui europei del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in particolare in Costa d'Avorio per il Summit tra Ue e Unione africana, e da ultimo in occasione del vertice Pse proprio a Lisbona.
Lo stesso Padoan, arrivando a Bruxelles proprio per la riunione dei Paesi che hanno adottato la moneta unica, aveva sottolineato che Roma appoggiava la candidatura del collega portoghese. Il ministro italiano aveva quindi illustrato il menù dell'Eurogruppo, contraddistinto da un'agenda "molto intensa", che include "la discussione dei bilanci dei Paesi, quella sui prossimi passi dell'Unione bancaria" e "una sessione estesa a tutti i Paesi dell'Ue", anche quelli che non hanno adottato l'euro. Centeno, arrivando come Padoan alla riunione, aveva detto che la sua candidatura puntava soprattutto a "generare consenso", come sembra aver fatto. A chi gli chiedeva se si sentiva il presidente dei Paesi del Sud dell'euro, il ministro ha risposto: "Non voglio essere ritratto così, penso che sia molto importante capire che l'Europa è larga, sia come società sia come economia. È il più grande mercato unico del mondo, è importante completare le istituzioni, non se si viene dal Sud, dal Nord, dall'Est o dall'Ovest".
Al termine della prima parte della riunione dell'incontro dei ministri delle Finanze dell'eurozona, che hanno discusso e approvato le opinioni della Commissione europea sulle leggi di bilancio, è arrivata una doccia fredda per l'Italia. Il presidente uscente dell'Eurogruppo, Dijsselbloem, ha detto: "Abbiamo invitato questi Paesi (tra cui l'Italia ndr) a considerare in modo tempestivo le necessarie misure aggiuntive". "E' tempo di creare quello spazio fiscale che ci serve per il futuro in molti ancora dei Paesi membri", ha spiegato il ministro olandese, che passerà il testimone a quello del Portogallo. Padoan, entrando alla riunione, aveva invece detto di ritenere l'Italia "assolutamente in linea con quanto concordato" con i partner europei, "in termini quantitativi di aggiustamento e in termini di qualità". "Non mi aspetto sorprese", aveva aggiunto il ministro.
Ecco chi è il nuovo presidente Eurogruppo Mario Centeno
Cinquant'anni, laurea ad Harvard e primo ministro di un Paese dell'Europa meridionale a diventare presidente dell'Eurogruppo. Il nuovo presidente dell'organismo che raccoglie i ministri delle Finanze dell'eurozona, Mario Centeno, entra in carica con un mandato di due anni e mezzo e sostituisce l'attuale capo dell'Eurogruppo, l'ex ministro delle Finanze olandese Jeroen Dijsselbloem, il cui mandato scade il 13 gennaio.
Classe 1966, portoghese, Centeno diventa ministro delle Finanze dal 2015 con il governo socialista di Antonio Costa. Prima il dottorato ad Harvard in Economia e poi una carriera presso la Banca del Portogallo, dove lavora per il dipartimento di ricerca. Tra il 2004 e il 2013 è membro del Comitato di politica economica della Commissione europea. E' l'ideologo del programma economico con cui i socialisti si sono presentati alle elezioni del 2015. Lo scorso luglio, alla Menéndez Pelayo International University di Santander in Spagna, ha assicurato che il progetto dell'euro "deve essere portato a termine", ora potrebbe essere protagonista di questa accelerazione.
La vittoria di Centeno arriva al secondo turno di votazioni contro il suo collega lussemburghese, il liberale Pierre Gramegna. "Sarò solo io il presidente dell'Eurogruppo, ma il lavoro deve essere fatto da tutti i membri", dichiara subito dopo essere stato eletto. Per il nuovo presidente dell'Eurogruppo è un un "onore" assumere questa posizione per la "rilevanza del compito" rispetto ai Paesi dell'eurozona e, afferma il portoghese, si concentrerà sul "preparare meglio" le loro economie per il futuro. Centeno è stato tra i favoriti per succedere a Dijsselbloem fin dall'inizio di quest'anno, quando l'olandese aveva dichiarato in un'intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, che i Paesi a sud dell'eurozona avevano sprecato denaro in "donne e alcol".
Parole che avevano attirato aspre critiche e richieste di dimissioni, in particolare da Spagna, Portogallo e Italia, e dopo cui il nome di Centeno aveva iniziato a profilarsi come possibile sostituto. Giovedi scorso, quando Centeno ha confermato la corsa per l'incarico, ha dichiarato che le sue possibilità di successo dipendevano dalla "fiducia" nella "robustezza della politica economica e di bilancio in Portogallo". Centeno diventerà il terzo presidente dell'organismo dei responsabili delle Finanze dell'euro dopo Jean-Claude Juncker, il primo a occupare una posizione che ha tenuto tra il 2005 e il 2013, e Dijsselbloem, che ha mantenuto due mandati tra il 2013 e il 2018.
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